Il gruppo ferroviario elvetico SBB CFF FFS ha presentato oggi a Zurigo i risultati dell'esercizio 2003, anticipati 15 giorni fa (
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29 marzo 2004). Nel 2003 il gruppo è tornato in attivo, totalizzando un risultato di 24,9 milioni di franchi svizzeri a cui ha contribuito sostanzialmente la divisione SBB CFF FFS Cargo, che è riuscita a ridurre la perdita di due terzi rispetto all'esercizio precedente.
«Dal punto di vista economico - ha dichiarato il presidente del gruppo svizzero, Thierry Lalive d'Epinay - il 2003 è stato un anno difficile per SBB CFF FFS. Il settore colpito per primo e in misura più acuta è stato il traffico merci che, come è noto, è estremamente sensibile alla congiuntura. Ma, anche nella divisione Traffico viaggiatori, il traffico internazionale ha sofferto del calo del turismo».
Il risultato - ha comunque precisato - è «buono, considerate tutte le circostanze». «Siamo sul binario giusto», ha aggiunto, «la via tracciata è quella buona».
Thierry Lalive d'Epinay ha sottolineato l'estremo sforzo compiuto dal gruppo per ridurre le spese. L'azienda - ha detto - «ha raggiunto il massimo livello sul fronte del risparmi» e negli ultimi anni ha «fornito sempre più prestazioni risparmiando sempre maggiormente». Inoltre, nel quadro del primo pacchetto di risparmio della Confederazione elvetica - ha aggiunto - il gruppo ferroviario ha dato il contributo principale «ancora e senza lamentarsi». Thierry Lalive d'Epinay è però convinto che sia il momento di fermarsi: «il limone è stato spremuto», ha spiegato, «tutto ciò che ora se ne ricava danneggia durevolmente la sostanza».
Esaminando l'attività nel settore del traffico merci, il gruppo elvetico ha osservato come l'esercizio 2003 abbia denotato una vera inversione di tendenza sul fronte dei costi, che ha avuto effetti positivi sul risultato di tutto il gruppo. Rispetto all'anno passato SBB CFF FFS Cargo è riuscita a ridurre la perdita di due terzi, portandola dai 96,1 milioni di franchi svizzeri del 2002 a 33,1 milioni di franchi svizzeri. Nonostante la stagnazione dei proventi delle vendite - ha sottolineato la società - il miglioramento del risultato annuale nel traffico merci è stato realizzato sostanzialmente grazie alle misure di ristrutturazione messe in atto nel settore del personale e ad una gestione dei costi nettamente migliorata nell'ambito delle spese d'esercizio.
Nel 2003 la quantità delle tonnellate-chilometro è stata di 9,94 miliardi, il 2,1% in più rispetto ai 9,73 miliardi dell'esercizio precedente. «Con l'ulteriore espansione delle nostre affiliate in Germania e in Italia - ha detto Benedikt Weibel, presidente della Direzione SBB CFF FFS - l'anno scorso abbiamo posto la prima pietra per l'attuazione della politica di crescita europea di SBB CFF FFS nel traffico merci». Per raggiungere la zona di pareggio dei conti, obiettivo il gruppo si è prefisso di conseguire nel 2005 - ha osservato SBB CFF FFS - saranno decisivi i risultati ottenuti sull'asse nord-sud attraverso le Alpi. La chiave di questa sfida - ha spiegato Weibel - consiste nel controllare la produzione in Italia: «qui - ha detto - verranno posti i paletti decisivi, e ciò avverrà ancora nel corso di quest'anno».
Nel settore passeggeri sono stati invece registrati risultati finanziari inferiori a quelli record del 2002: il risultato d'esercizio è calato, passando da 173,4 a 165,5 milioni di franchi svizzeri, e - con 93,4 milioni di franchi svizzeri - il risultato annuo è risultato inferiore di 20,3 milioni di franchi svizzeri rispetto a quello conseguito nell'esercizio precedente.
Nel corso dell'incontro odierno il gruppo elvetico ha ricordato che il prossimo 12 dicembre sarà avviato il progetto "Ferrovia 2000", che prevede la realizzazione del 12% di treni in più, del 14% di treni-chilometro in più e un orario modificato e ottimizzato per il 90%. «La realizzazione di un cambiamento d'orario così radicale per una rete tanto trafficata - ha affermato Weibel - è l'operazione più importante con la quale le FFS si siano mai confrontate fino ad ora».