Ieri il tribunale amministrativo di Mosca ha bloccato i conti bancari in Russia della compagnia petrolifera russa Yukos, che si è rifiutata di pagare tasse sui profitti per complessivi 99,4 miliardi di rubli (3,4 miliardi di dollari) richiesti dal ministero delle Imposte (
inforMARE del
28 maggio 2004).
L'atto del tribunale rischia di accelerare la corsa di Yukos verso il fallimento. La società petrolifera, il cui titolo oggi sta registrando una forte perdita sul mercato azionario, ha dichiarato che, «come contempla la legge, l'obiettivo del provvedimento esecutivo non è solo il pieno risarcimento di quanto richiesto dai creditori, ma anche la salvaguardia delle normali attività commerciali della società».
L'azione del tribunale - ha ammesso la compagnia petrolifera - «crea un'indiscutibile pericolo di blocco delle attuali attività della Yukos Oil Company, che sono di strategica importanza per l'industria petrolifera ed energetica della Russia, un pericolo per le possibilità della compagnia di pagare le imposte correnti e far fronte ai propri obblighi nei confronti dei creditori».