Agenzie marittime, spedizionieri, provveditori autotrasportatori, Ascom Confcommercio ed altri operatori e istituzioni che gravitano economicamente sul porto di Gela hanno costituito un Comitato di Emergenza del Porto di Gela, hanno proclamato lo stato di agitazione ed hanno incaricato l'associazione Interporto del Golfo di Gela di adire le vie legali per tutelare gli interessi delle categorie colpite dall'ordinanza del comandante dell'ufficio circondariale marittimo di Gela con la quale il pontile del porto-isola di Gela è stato assegnato all'esclusivo traffico dei prodotti petroliferi liquidi rifacendosi all'ordinanza del 13 gennaio scorso del prefetto di Caltanissetta che ha destinato la testata del pontile alle attività connesse alla raffinazione dei prodotti petroliferi da parte del petrolchimico dell'Eni fino alla sistemazione della diga foranea, gravemente danneggiata da una mareggiata alla fine dello scorso anno (
inforMARE del
29 dicembre 2004).
Il Comitato di Emergenza del Porto di Gela chiede la possibilità di operare anche con i carichi secchi al pontile, la tutela dei posti di lavoro, l'indennizzo degli operatori del settore import-export danneggiati e la ripartizione equa delle navi con carichi liquidi tra tutte le agenzie marittime.