Il consiglio direttivo di Federagenti - l'associazione nazionale degli agenti raccomandatari marittimi a cui aderiscono circa 600 aziende - ha votato ieri all'unanimità un ordine del giorno che - riferisce una nota dell'associazione - «stigmatizza la gravissima situazione dei porti italiani, alla luce della nota vicenda della grottesca interpretazione legislativa che impone tagli radicali delle opere di infrastrutturazione portuali in corso nei principali porti nazionali».
Federagenti - così come ha fatto oggi Assoporti (
inforMARE del
12 maggio 2005) - ha chiesto al governo «una pronta positiva soluzione della problematica nell'interesse non solo della portualità italiana ma più in generale per il mantenimento della centralità economica del nostro Paese nel Mediterraneo».
Questa vicenda - ha detto il presidente di Federagenti, Umberto Masucci - sarà uno dei punti centrali della sua relazione all'assemblea generale dell'associazione che avrà luogo a Catania il prossimo 3 giugno alla presenza di importanti autorità di governo e delle principali associazioni del settore dello shipping.