Intervenendo oggi a Roma all'assemblea della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) (
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6 luglio 2006), il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, ha sottolineato come le liberalizzazioni decise dal governo rappresentino «un buon inizio», ma come debbano trovare conferma in misure allargate di liberalizzazione, che vedano «l'impresa al centro, quale fattore di competitività del paese». Secondo il presidente di Confindustria in questa ottica «è sconcertante sentire che nel 2006, l'Italia è l'unico paese europeo ove esiste ancora una flotta di Stato con aiuti che le consentono di esercitare una concorrenza sleale».
Da parte sua il ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, ha sottolineato che è necessario riportare la politica dei trasporti al centro dell'azione di governo, riprendendo e aggiornando il piano della logistica e dei trasporti del 1999. Secondo il ministro la parola chiave nel settore deve essere "integrazione", fra modi di trasporto, ma anche fra infrastrutture e fra livelli decisionali.
Bianchi ha poi sottolineato come le Autorità Portuali compiano le loro scelte con troppa autonomia e scarso coordinamento, annunciando l'impegno per la costruzione di un master plan delle rotte in Mediterraneo.
Il ministro ha quindi affermato la necessità di eliminare le vischiosità del sistema, di mettere in moto l'ecobonus, di creare agevolazioni fiscali per le dorsali tirreniche e adriatiche e di avviare l'operazione Gioia Tauro.
Il vice ministro ai Trasporti, Cesare De Piccoli, ha evidenziato l'importanza del metodo e quindi della costituzione del tavolo del mare, vera e propria cabina di regia per l'intero cluster marittimo, annunciando fra l'altro il rapido avvio del processo di revisione della legge n.84 del 1994 sull'assetto del settore portuale.
Sulla Tirrenia, sia il ministro Bianchi sia il vice ministro De Piccoli hanno confermato la volontà di cominciare a discutere sull'assetto dell'armamento pubblico in relazione alla scadenza delle convenzioni del 2008 , anche alla luce anche dei nuovi servizi che l'armamento privato ha attivato sulle rotte delle autostrade del mare.