Oggi nel porto di Genova, a bordo della nave
Fantastic della Grandi Navi Veloci, il presidente di Confitarma, Nicola Coccia, e il commissario europeo responsabile per la Pesca e gli affari marittimi, Joe Borg, si sono incontrati per approfondire alcuni aspetti del recente Libro Verde della commissione "Verso la futura politica marittima dell'Unione: oceani e mari nella visione europea" (
inforMARE del
7 giugno 2006). Oltre al presidente Coccia, la delegazione di Confitarma era composta dal presidente dei Giovani Armatori Giuseppe Mauro Rizzo e dai consiglieri Aldo Grimaldi, Alessandra Grimaldi e Pascal Lota.
«Nel corso dell'incontro - si legge in una nota della confederazione armatoriale italiana - è stato ribadita l'importanza che le politiche dell'Unione Europea considerino il ruolo sempre più strategico del settore marittimo al fine di rafforzare le sinergie e i legami con l'economia dei paesi membri. Di fondamentale importanza è naturalmente l'innalzamento dei livelli qualitativi della flotta e, in questo contesto, il presidente Coccia ha sottolineato come l'armamento italiano in questi anni si sia impegnato per il rinnovo della flotta al fine di renderla sempre più sicura e rispettosa dell'ambiente. Il commissario Borg ha sottolineato l'importanza del turismo che viene dal mare e in particolare del turismo costiero, già ampiamente trattato nel Libro Verde, ricordando che questo tema sarà preso in considerazione nel prossimo piano di azione che la Commissione adotterà al termine della consultazione sul Libro Verde stesso. Peraltro, per un settore marittimo competitivo è indispensabile che i porti siano adeguati alle esigenze derivanti dall'aumento dei traffici e che, nell'ampia problematica portuale, prevalga una normativa uniforme a livello comunitario».
Nel corso dell'incontro è stata dedicata attenzione al recente caso della nuova linea Genova-Barcellona-Tangeri programmata dalla Grandi Navi Veloci, ma bloccata dal mancato assenso delle autorità del Marocco. «Si tratta - ha detto Coccia - di una situazione molto grave che richiede una attenta valutazione da parte dell'Unione Europea sugli accordi marittimi che i paesi membri hanno stipulato con i paesi del Nord Africa».