Il Senato di Amburgo ha annunciato oggi di aver deciso di effettuare la parziale privatizzazione del gruppo terminalistico Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA) tramite un'offerta pubblica iniziale che consenta di cedere al mercato circa il 30% del capitale azionario dell'azienda e di finanziare così lo sviluppo delle attività portuali del gruppo e raddoppiare la capacità di movimentazione dei container nel porto di Amburgo.
Tali investimenti - ha sottolineato il Senato - sono alla base della creazione di diecimila nuovi posti di lavoro nell'area metropolitana di Amburgo.
Sfuma così l'ipotesi di vendere il 49,9% di HHLA alla tedesca Hochtief o all'australiana Macquarie Bank, società che erano state selezionate dall'amministrazione cittadina tedesca quali potenziali acquirenti della quota (
inforMARE del
1' marzo 2007).
Il consiglio di amministrazione della HHLA ha accolto positivamente la decisione di quotare la società in Borsa. «La decisione del Senato - ha commentato il presidente di HHLA, Klaus-Dieter Peters - garantisce che nei prossimi anni possa essere portato avanti il nostro programma di crescita che prevede investimenti per 1,2 miliardi di euro nei container terminal, nel network nell'hinterland e nello sviluppo delle attività logistiche e della parte immobiliare. Contemporaneamente garantisce che l'ampliamento delle infrastrutture del porto di Amburgo sia effettuato rapidamente, un requisito indispensabile per il successo economico dei nostri investimenti e per l'ulteriore crescita del porto nel suo complesso».