Interesse per le misure di security del terminal crocieristico partenopeo
Una delegazione del Customs and Excise Department di Hong Kong ha concluso oggi la sua missione di studio presso il porto di Napoli.
Dopo la visita effettuata nella giornata di ieri agli uffici della Dogana di Napoli, Andrew W.K. Pong, Ho Ka-Ying e Alexis Tse Ka-Wah, responsabili del progetto di ristrutturazione del nuovo terminal passeggeri in costruzione nella baia di Hong Kong (
inforMARE del
26 ottobre 2006), sono stati ricevuti dal segretario generale dell'Autorità Portuale di Napoli, Pietro Capogreco, per una riunione di approfondimento su due specifici aspetti: il funzionamento del terminal crocieristico della Stazione Marittima e il piano di security attuato dall'ente portuale partenopeo. «Questa mattina - ha spiegato Capogreco - abbiamo esposto ai delegati delle dogane di Hong Kong i cambiamenti intervenuti in questi anni nel nostro scalo, i progetti realizzati, i risultati conseguiti nei vari settori di traffico e di attività, per soffermarci, poi, in particolare sulla gestione del terminal crocieristico e sull'attuazione del piano di security».
L'attenzione dei rappresentanti cinesi - ha precisato l'Autorità Portuale - è stata rivolta in particolare su una questione: come evitare di presidiare eccessivamente l'area turistica del porto e garantire al tempo stesso la sicurezza del terminal crocieristico e nell'area ad esso afferente. «Noi - ha detto il capo delle delegazione Andrei W.K. Pong - stiamo costruendo un nuovo terminal crocieristico che dovrà accogliere navi di nuova generazione con oltre 2.500 passeggeri. Un grande terminal i cui lavori, è previsto, si completeranno in due fasi: una prima parte sarà conclusa nel 2012 e un'altra nel 2015. Il terminal servirà due diversi tipi di traffico: quello crocieristico e quello dei passeggeri, anche cinesi, che usano la nave come mezzo di trasporto. Per questo vorremmo capire come affronta il delicato e critico aspetto della sicurezza un porto importante come Napoli per numero di passeggeri, per centralità nel Mediterraneo e per prospettive di sviluppo».
«Noi - ha spiegato Capogreco - in attuazione delle vigenti norme internazionali in materia di security portuale (ISPS Code), abbiamo individuato i rischi connessi all'attività propria del terminal sviluppando il "port security assessment" (valutazione di sicurezza dell'impianto portuale) indicando le procedure e le strutture da porre in essere per mitigare i rischi valutati. A tali indicazioni il terminal crocieristico si è dovuto attenere nella definizione del piano di security dell'area crocieristica del porto. Abbiamo inoltre separato il traffico crocieristico da quello passeggeri con banchine e spazi dedicati».
Al termine dei lavori la delegazione cinese è partita per Miami dove visiterà il porto, che è gemellato con quello di Napoli.