Il Comune di Livorno ha reso noto oggi che l'incidente occorso nella notte di domenica alla nave
Chemstar Eagle, che ha comportato lo sversamento in mare di nove tonnellate di olio combustibile (
inforMARE del
20 marzo 2007), ha causato danni a terra stimati in 142mila euro.
Tuttavia per una valutazione complessiva del danno, che deve prevedere anche il fondo del mare - ha precisato l'amministrazione comunale - bisognerà attendere le indagini subacquee che verranno svolte da personale ICRAM (Istituto centrale di ricerca applicata al mare).
Intanto il sindaco della città, Alessandro Cosimi, ha richiesto formalmente al ministero dell'Ambiente e Tutela del Territorio di attivare l'azione di risarcimento del danno economico e del danno ambientale.
Parlando dei resoconti sull'incidente che ha causato l'inquinamento del mare e della costa di Livorno, Cosimi ha sottolineato che «sono state dette tante cose in questi giorni, purtroppo talvolta a sproposito, come quando si è parlato impropriamente della
Chemstar Eagle come di una "carretta del mare", lasciando intendere che nel porto di Livorno arriva di tutto, oppure come quando si sono invocati interventi che erano in realtà già stati attivati con prontezza dagli enti preposti». «Quello che resta inconfutabile - ha aggiunto - è che comunque, la sicurezza in mare è una priorità e che, chi è preposto a garantirla, deve essere fornito di mezzi e strumenti per poter agire con calma e prontezza di fronte ad ogni tipo di emergenza».