- Il nuovo porto di Khalifa bin Salman, nel Bahrain, aprirà i battenti il prossimo dicembre. I lavori per la realizzazione dello scalo, tra cui il dragaggio dei fondali a -15 metri, sono infatti in via di completamento. Il porto, che avrà una capacità di movimentazione dei container pari a 2,5 milioni di teu all'anno, sarà gestito dall'olandese APM Terminals, società del gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk (inforMARE del 7 dicembre 2004, 12 luglio 2005 e 8 novembre 2006).
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- Intanto APM Terminals ha annunciato oggi, in occasione del secondo “Global Safety Day”, l'introduzione di un nuovo programma che ha l'obiettivo di azzerare gli incidenti nei propri terminal portuali. Il programma è rivolto a tutto il personale terminalistico dell'azienda, che è costituito da 19.000 persone, ma potrà essere implementato anche da altre società. Come l'industria - ha rilevato l'amministratore delegato di APM Terminals, Kim Fejfer - dovremmo avere tolleranza zero per gli incidenti e i ferimenti. Riteniamo che le società terminaliste non siano concorrenti, ma che si debbano considerare partner in questa iniziativa. Il programma mira a cambiare mentalità e ad accrescere la responsabilità individuale attraverso un workshop preparato in dodici lingue. Accogliamo con favore l'opportunità di condividere i miglioramenti e le riforme che saranno creati da tale iniziativa».
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- APM Terminals ha ricordato che i container terminal di tutto il mondo sono prossimi ad un traffico annuo pari a 500 milioni di teu, inclusa l'attività di transhipment e di riposizionamento dei container vuoti, e che le previsioni indicano un raddoppio del traffico ad oltre un miliardo di teu entro il 2020.
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- Lo scorso anno nei terminal operati da APM Terminals si sono verificati incidenti che hanno causato 10 morti e nel 2008 sono stati sinora sette i decessi tra il personale della società e di altre aziende che lavorano nei terminal. APM Terminals ha precisato che il 38% degli incidenti al personale si verificano a bordo o nei pressi delle navi, mentre il 26% accade nelle aree di stoccaggio, il 20% sulle banchine, l'8% nelle aree dedicate alla manutenzione e alle riparazioni e il rimanente 8% in altre aree dei terminal.
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