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Sea Containers è uscita dal periodo di amministrazione controllata
Gli assets nel settore dei container sono stati ceduti per 462,3 milioni di dollari alla nuova società SeaCo
13 febbraio 2009
Sea Containers ha annunciato di essere uscita dal periodo di amministrazione controllata prevista dal capitolo 11 della legge fallimentare statunitense (inforMARE del 16 ottobre 2006). La compagnia ha confermato l'implementazione del proprio piano di ristrutturazione e il completamento, avvenuto mercoledì scorso, del trasferimento della propria partecipazione nelle attività di noleggio di container marittimi alla SeaCo Ltd, una nuova società con sede alla Bermuda. I principali azionisti della nuova società - ha reso noto la compagnia - sono gli ex obbligazionisti di Sea Containers e due fondi pensionistici britannici. La nuova SeaCo detiene il 50% della società di noleggio container GE SeaCo, che è partecipata con il restante 50% da GE Capital e che opera una flotta di container pari a circa 105mila teu.
SeaCo, che ha pagato 462,3 milioni di dollari gli assets nel settore container di Sea Containers, si è assicurata una linea di credito di cinque anni da parte di Fortis Bank Nederland e DVB Bank per 127 milioni di dollari che è stata utilizzata in gran parte per ripianare un prestito operato da due ex obbligazionisti di Sea Containers, Mariner and Dune.
«Siamo lieti di aver portato a termine il rifinanziamento di 127 milioni di dollari con Fortis e DVB e la ristrutturazione di Sea Containers», ha detto il nuovo amministratore delegato di SeaCo, Mark Wilson. «SeaCo - ha aggiunto - è nata in un periodo difficile per l'industria dei container marittimi dato che è sensibile al declino globale dello shipping. SeaCo lavorerà a stretto contatto con GE Capital per confermare il ruolo di GE SeaCo quale leasing company leader dei container marittimi e per salvaguardare il valore della sua flotta di container marittimi».
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