- Nei primi sei mesi del 2009 i terminal operati dal gruppo tedesco Hamburger Hafen und Logistik (HHLA) hanno registrato un eccezionale decremento del traffico dei container che si è attestato a 2.419.000 teu, con un calo del 35,3% rispetto a 3.737.000 teu movimentati nella prima metà dello scorso anno. Drastica anche la flessione del traffico operato nel settore intermodale, che è ammontato a 716.000 teu, in diminuzione del 23,5% rispetto a 936.000 teu nel primo semestre del 2008.
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- La forte contrazione dell'attività si è riflessa sui risultati del gruppo, i cui ricavi sono diminuiti del 24,1% a 501,0 milioni di euro rispetto a 660,0 milioni di euro totalizzati nella prima metà del 2008. Il risultato operativo (EBIT) è stato di 81,5 milioni di euro (-57,7%) e l'EBIT al netto delle spese straordinarie e del risultato operativo generati dalle filiali combisped e Container Terminal Lübeck (CTL), di cui HHLA ha recentemente annunciato la cessione (inforMARE del 24 luglio 2009), è ammontato a 95,1 milioni di euro (-51,0%). L'utile netto è stato pari a 25,7 milioni di euro (-71,2%).
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- Nel primo semestre di quest'anno il solo settore della movimentazione portuale dei container ha generato ricavi per 287,7 milioni di euro (-26,6%) ed un EBIT di 79,5 milioni di euro (-49,1%), mentre le attività intermodali hanno totalizzato ricavi per 136,4 milioni di euro (-27,6%) e un EBIT negativo per 2,2 milioni di euro rispetto ad un risultato positivo per 30,3 milioni di euro nella prima metà del 2008. In flessione anche i risultati della divisione logistica, che ha registrato ricavi per 56,6 milioni di euro (-5,7%) e un EBIT di 3,6 milioni di euro (-4,1%), mentre il segmento Real Estate ha mostrato una crescita del 2,5% dei ricavi a 16,6 milioni di euro ed un incremento dell'8,4% del risultato operativo a 6,5 milioni di euro.
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- Oggi il presidente dell'azienda tedesca, Klaus-Dieter Peters, ha espresso un cauto ottimismo sulle prospettive di HHLA sottolineando che «il gruppo è in una posizione tale da superare con successo l'attuale recessione mondiale, anche nel caso dovesse persistere, e nel contempo è pronto a cogliere attivamente le opportunità di una nuova ripresa». Tuttavia il rapporto semestrale di HHLA evidenzia come recentemente si sia verificata una stabilizzazione dei volumi trasportati su bassi livelli e come, al momento, non ci siano chiari segnali di una ripresa durevole. Tale scenario ha indotto HHLA a confermare che, in assenza di una decisa ripresa, il raggiungimento di un ricavo annuo per il 2009 di circa un miliardo di euro «sembra essere un obiettivo ambizioso» ed «estremamente difficoltoso». Ricordiamo che lo scorso anno il gruppo aveva registrato ricavi per oltre 1,3 miliardi di euro. Per l'intero esercizio annuale 2009 HHLA prevede di realizzare un EBIT margin, a parità di perimetro di consolidamento, pari al 14-16% e pertanto di ottenere un risultato operativo decisamente positivo.
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- Inoltre HHLA ha confermato che prosegue l'attuazione del programma aziendale di contenimento dei costi che ha determinato la riduzione del ricorso a personale esterno all'azienda, la soppressione degli straordinari e l'introduzione di attività di formazione e dell'orario lavorativo ridotto per i dipendenti (inforMARE del 23 giugno 2009). Tuttavia HHLA ha reso noto che, nel secondo semestre del 2009, a tali misure si aggiungerà una riduzione del 20% circa del carico di lavoro nei terminal e nelle sedi del gruppo ad Amburgo rispetto alla prima metà dello scorso anno. HHLA non ha precisato con chiarezza quale impatto avrà tale calo sull'occupazione.
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