- Le imprese del porto di Amburgo non intendono che ulteriori aree dello scalo siano sottratte alle attività portuali. La Unternehmensverband Hafen Hamburg e.V. (UVHH), l'associazione a cui fanno capo gli operatori e i terminalisti del porto tedesco, ha fortemente protestato contro il progetto per la costruzione di un nuovo edificio dell'università nel Kleiner Grasbrook, il quartiere cittadino situato sull'omonima isola racchiusa dai due rami del fiume Elba. L'isola, che ospita principalmente attività economico-portuali, è sede della nuova città-porto HafenCity di Amburgo ed è stata recentemente scelta quale base operativa da alcuni principali gruppi armatoriali mondiali (inforMARE del 3 febbraio e 19 luglio 2004, 30 giugno 2005, 19 settembre 2008, 12 marzo 2009).
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- L'UVHH ha chiesto con decisione che le aree portuali, che sono di limitata estensione, siano permanentemente utilizzate esclusivamente per scopi portuali. In particolare l'associazione ha manifestato preoccupazione per quanto affermato nei giorni scorsi del senatore alle Scienze e alla Ricerca di Amburgo, Herlind Gundelach, e dal nuovo preside dell'Università di Amburgo, Dieter Lenzen, in occasione dell'annuncio dell'accordo raggiunto sui punti essenziali dello sviluppo futuro dell'università della città.
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- In particolare i timori dell'UVHH sono incentrati sullo sviluppo strutturale del polo universitario. Il consigliere dell'associazione Norman Zurke ha rilevato come nell'ottica di tale sviluppo siano stati valutati solamente gli aspetti urbani: «la questione cruciale, ovvero di quale sarebbe l'impatto dell'università sullo sviluppo terminalistico e sull'occupazione del porto, non è stato preso in ulteriore considerazione».
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- «Il fatto - ha rilevato il rappresentante dell'associazione imprenditoriale - è che le aree terminalistiche del porto hanno bisogno di un accesso al mare e di un'adeguata profondità dei fondali per le navi oceaniche, mentre l'università no! Dato che la collocazione geografica di tali aree del porto é nel mezzo della città gli spazi sono limitati. Il Kleiner Grasbrook è sede delle attività logistiche delle più grandi compagnie internazionali e ospita un terminal multipurpose che costituisce l'unica opzione per la movimentazione di frutta e refrigerati nonché per la movimentazione di autoveicoli. Oltre a ciò, gli operatori possono contare sul terminal O'Swaldkai solo fino al 2025. Inoltre sono inevitabili i conflitti tra le attività di carattere commerciale, residenziale e scolastico perché le attività portuali sono necessarie ed inevitabile sono i relativi rumori prodotti».
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- Secondo l'associazione, un nuovo edificio dell'Università nel Grasbrook causerebbe un esodo di servizi portuali verso altri porti perché verrebbero sottratti spazi disponibili alle imprese che lavorano sull'area. Ciò - ha concluso l'UVHH - comporterebbe la pardita del volume d'affari e di imposte generato dalle aziende e determinerebbe un'inevitabile perdita di posti di lavoro.
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