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- inforMARE - Oggi a Roma, presso il dicastero della Farnesina, il ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, e l'amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, hanno presentato il progetto del gruppo bancario per realizzare una nuova piattaforma container a Monfalcone in grado di movimentare a pieno regime fino a 3,2 milioni di teu all'anno. Dal piano sembra essere stata definitivamente stralciata la proposta che mirava anche al contemporaneo potenziamento delle infrastrutture portuali di Trieste (inforMARE del 5 febbraio 2010).
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- L'opinione di
inforMARE-
Gli sprazzi di euforia di una politica allo sbando-
- Il ministero degli Affari esteri è la sede opportuna per presentare un progetto portuale? Ce lo chiediamo e ve lo domandiamo perché temiamo che ci sia sfuggito qualcosa.
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- È normale che un ministro ed altri rappresentanti delle istituzioni illustrino un piano non elaborato dallo Stato, ma messo sul tavolo da un istituto bancario supportato da un operatore portuale?
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- È normale che un dicastero annunci: “Unicredit e ministero degli Affari Esteri lanciano una nuova piattaforma del mare Adriatico”?
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- Il nostro sconcerto, probabilmente, non ha motivo di essere. Forse, semplicemente, non siamo al passo con i tempi.
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- Di solito siamo abituati a contesti differenti. Di infrastrutture portuali normalmente si occupano i ministeri dei Trasporti, quelli delle Infrastrutture o delle Opere pubbliche.
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- Anche le modalità con le quali vengono proposti i progetti, di norma, sono diverse: talvolta sono i rappresentanti dei governi a presentare piani infrastrutturali dello Stato che devono essere realizzati dalla parte pubblica magari con il concorso dei privati; in altri casi sono imprese private che sottopongono proposte progettuali alle autorità con l'obiettivo e la speranza di ottenere il benestare all'avvio dei lavori.
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- È vero, dobbiamo ammetterlo, non sempre è così: ciò accade nelle cosiddette nazioni avanzate. In altre parti del mondo la linea di demarcazione tra pubblico e privato, tra governo e imprese, tra autorità e finanza, tra chi decide e chi fa, tra chi detta le regole e chi è tenuto a rispettarle e tra chi genera valore e chi ne beneficia è assai più labile.
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- E noi che ci illudevamo di vivere in una nazione progredita.
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- Bruno Bellio
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- Il ministro ha confermato che c'è un «interesse strategico del sistema Paese a promuovere questa piattaforma» e che «l'Italia deve approfittare dell'asse Est-Ovest in Friuli Venezia Giulia: il governo - ha aggiunto Frattini - ci crede, gli enti locali ci credono, ci attendiamo che la comunità imprenditoriale italiana ci creda».
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- Ghizzoni ha detto che il progetto, che punta anche sul taglio delle emissioni di CO2, prevede investimenti del gruppo bancario per circa 775 milioni di euro, su cui il Return On Equity (ROE) - ha precisato - sarà dell'11,4%, a cui andranno affiancate risorse pubbliche per circa 300 milioni di euro riguardanti opere infrastrutturali extraportuali.
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- È stato confermato, inoltre, che alleato di Unicredit nel progetto è il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk, leader mondiale del trasporto marittimo containerizzato, che garantirà una parte dei traffici e la gestione operativa dello scalo attraverso la controllata APM Terminals.
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- Alla presentazione hanno partecipato il ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, e il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo. Il ministero ha spiegato che la sinergia pubblico-privato dovrà concretizzarsi in un'intesa Stato-Regione Friuli Venezia Giulia «che garantisca un impianto legislativo adatto alla realizzazione delle opere».
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- «La prima nave è prevista già nel 2016, ma per questo - sottolinea la Farnesina - gli investitori chiedono la nomina di un commissario straordinario che curi la regia dell'operazione». Frattini ha reso noto che l'Italia ha già contattato la Slovenia per un coinvolgimento di Lubiana nel progetto del nuovo terminal «per creare - ha spiegato - una sinergia tra Monfalcone (Gorizia), Trieste e Koper. Abbiamo registrato un interesse - ha proseguito il ministro - sia da parte del ministero dei Trasporti che da quello dell'Economia di Lubiana; c'è interesse a sapere di più. Il mio auspicio è che il sistema del Nord Adriatico realizzi una vera sinergia». (iM)
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