- Oggi, a margine del seminario “Brasile-Italia: cooperazione portuale e integrazione logistica” organizzato presso l'Ambasciata brasiliana a Roma, il segretario generale dell'Autorità Portuale di Venezia, Franco Sensini, ha incontrato Josè Roberto Correia Serra, presidente della Companhia Docas do Estado de São Paulo (Codesp), l'ente che gestisce il porto di Santos, il principale scalo del Paese sudamericano.
-
- Nel corso dell'incontro è stato convenuto di avviare una collaborazione tra le due realtà per favorire l'offerta di collegamenti marittimi alle imprese brasiliane e del nord-est italiano in linea con il trend commerciale tra due Paesi. L'Autorità Portuale di Venezia ha spiegato che i volumi di import/export registrano un aumento del +50% rispetto al 2009 e che il nord-est italiano importa dal Brasile principalmente prodotti legati alle attività manifatturiere (700 milioni di euro, +28%) e prodotti agricoli (200 milioni di euro, +80%) ed esporta per oltre un miliardo di euro macchinari mezzi di trasporto e metalli di base. Dal Brasile, invece, arrivano in Italia prodotti del settore tessile e dell'abbigliamento (300 milioni di euro), legno (carta) e prodotti alimentari.
-
- I porti di Venezia e Santos si propongono di iniziare una collaborazione a partire dallo scambio di know-how in materia ambientale e nel management del settore crocieristico - di forte interesse per il Brasile - nonché di avviare attività formative congiunte in ambito logistico, safety & security. L'ente portuale veneziano ha precisato che molte attività di collaborazione sono già state impostate: Cfli, il consorzio di formazione veneziano, ha siglato nel 2011 convenzioni con le Camere di Commercio italiane in Sud America tra cui quelle di Caracas (Venezuela), Montevideo (Uruguay), Santiago (Cile), Buenos Aires (Argentina), San Paolo (Brasile).
-
- «Con il presidente Correia Serra - ha detto Franco Sensini - ci siamo posti obiettivi ambiziosi che rientrano nella prospettiva di aprire sempre più il porto di Venezia ai traffici globali. L'interscambio tra il Nord-Est e Brasile oggi vale circa 2,2 miliardi di euro: si tratta di traffici che il nostro scalo deve necessariamente servire e favorire. Con il ritorno a fondali a meno 12 metri e lo sviluppo del nuovo terminal portuale d'altura il porto di Venezia sarà in grado nei prossimi anni di rispondere sempre più alle esigenze commerciali verso il Sud America delle imprese nordestine».
|