- Il Consiglio federale elvetico proporrà al Parlamento la conferma dell'impostazione adottata finora per il finanziamento dell'infrastruttura ferroviaria prospettando anche un adeguamento delle risorse complessive attraverso l'aumento dei contributi erogati dalla Confederazione, dai Cantoni e dai pendolari.
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- La proposta del governo svizzero è incentrata sul progetto “Finanziamento e ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria” (FAIF) con il quale intende garantire il finanziamento a lungo termine dell'esercizio del trasporto ferroviario, del mantenimento della qualità dei servizi e dell'ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria. Tale progetto sarà sottoposto a referendum popolare sotto forma di controprogetto all'iniziativa “Per i trasporti pubblici” presentata dall'ATA (Associazione Traffico e Ambiente), che prevede un trasferimento alla ferrovia dei fondi destinati alla strada.
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- Il Consiglio federale ha reso noto gli esiti di una consultazione sul proprio progetto FAIF, da cui è risultato che la maggioranza si è espressa in modo decisamente favorevole sull'iniziativa e sono stati valutati positivamente, in particolare, il finanziamento dell'infrastruttura attraverso un fondo, l'ulteriore impiego delle attuali risorse finanziarie e l'ampliamento della rete ferroviaria basato sul potenziamento delle capacità anziché sull'ulteriore riduzione dei tempi di percorrenza. Hanno invece raccolto alcune critiche - ha precisato l'esecutivo - l'impiego a tempo indeterminato delle risorse provenienti dall'imposta sugli oli minerali e la portata economica della fase di ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria al 2025 ( del 1° aprile 2011), ritenuta insufficiente da vari ambienti.
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- La proposta che il Consiglio federale sottoporrà al Parlamento, che verrà elaborata dal dipartimento federale dell'Ambiente, trasporti, energia e comunicazioni (Datec), (FInFer), che avrà durata indeterminata, nel quale confluiranno risorse che attualmente alimentano il Fondo per il finanziamento dei grandi progetti ferroviari (Fondo FTP), cioè la Tassa sul Traffico Pesante Commisurata alle Prestazioni (TTPCP) e l'uno per mille dell'IVA a tempo indeterminato e - a tempo determinato, ossia probabilmente fino al 2030 - gli introiti provenienti dall'imposta sugli oli minerali (attualmente pari a circa 310 milioni di franchi). Il Consiglio ha anticipato che, per evitare disparità di trattamento tra strada e ferrovia, verrà tra l'altro valutata la creazione di un fondo ad hoc per il vettore strada.
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- Inoltre la proposta governativa prevede un aumento dei fondi federali pari a 100 milioni di franchi svizzeri, per raggiungere un totale di 2,3 miliardi annui. La quota della Confederazione - ha spiegato il Consiglio - verrà altresì indicizzata al 100% della crescita economica (PIL) e in questo modo i pagamenti annui della Confederazione aumenteranno nettamente tanto che, a partire dal 2025, la Confederazione verserà 290 milioni di franchi all'anno in più al FInFer. Le ulteriori risorse necessarie all'infrastruttura ferroviaria proverranno da un rincaro del prezzo delle tracce pari a 100 milioni di franchi a partire dal 2017 in aggiunta all'aumento di 200 milioni di franchi già previsto per il 2013, che consentirà la copertura dei costi marginali prescritta dalla legge.
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- Il Consiglio federale proporrà anche di adottare un limite massimo per la deduzione delle spese di trasporto dall'imposta federale diretta invece della forfetizzazione. In futuro i pendolari potranno detrarre al massimo 3.000 franchi svizzeri per le spese di trasporto, che dovranno inoltre essere comprovate. I Cantoni saranno liberi di scegliere le modalità di introduzione di tale deduzione nei rispettivi sistemi fiscali.
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- Anche la partecipazione economica cantonale subirà una modifica: su richiesta dei Cantoni verrà sviluppato un nuovo sistema in base al quale saranno chiamati a versare complessivamente un importo supplementare annuo pari a circa 200 milioni di franchi svizzeri.
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- Per quanto concerne la fase di ampliamento dell'infrastruttura ferroviaria al 2025, nella proposta il Consiglio federale confermerà l'intenzione di mantenere il volume di risorse, pari a 3,5 miliardi di franchi svizzeri, nonché i progetti proposti. Sebbene in sede di consultazione sia stato richiesto un incremento delle risorse a 5-6 miliardi di franchi - ha spiegato l'esecutivo - il governo non proporrà tale ampliamento dei fondi in considerazione dell'impossibilità di reperire altri finanziamenti.
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