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Nerli (Assoporti): la proposta della Commissione UE per le reti TEN-T non sembra valorizzare appieno l'area mediterranea
«Con le scelte che propone per i porti - ha spiegato - quasi esclude completamente dalla rete “centrale” regioni come la Sicilia - con la sola eccezione di Palermo - e la Sardegna, a discapito non solo di queste regioni, ma di tutto il mezzogiorno d'Italia»
26 gennaio 2012
La proposta di revisione delle reti trans-europee di trasporto TEN-T avanzata dalla Commissione Europea individua nodi e collegamenti concentrati nelle aree che già oggi sono maggiormente infrastrutturate, di fatto marginalizzando le regioni periferiche. Lo ha sottolineato ieri il presidente dell'Associazione dei Porti Italiani (Assoporti), Francesco Nerli, in occasione della conferenza tenutasi a Bruxelles sul tema “TEN-T network and Corridors: Connecting Europe with East Countries and Mediterranean Regions” che è stata organizzata dal Centro MESEURO, organismo che ha tra i principali obiettivi il soddisfacimento dei bisogni socio-economico e culturali della popolazione europea.
Nel suo intervento, che pubblichiamo nella rubrica “Forum dello Shipping e della Logistica”, Nerli ha spiegato che «in questo senso è difficile condividere la proposta della Commissione Europea che, con le scelte che propone per i porti, quasi esclude completamente dalla rete “centrale” regioni come la Sicilia - con la sola eccezione di Palermo - e la Sardegna, a discapito non solo di queste regioni, ma di tutto il mezzogiorno d'Italia». «Inoltre - ha aggiunto - la proposta non sembra valorizzare appieno l'area Mediterranea che, invece, rappresenta uno snodo cruciale per la crescita economica dell'Unione Europea».
«In questo ambito - ha sostenuto il presidente di Assoporti - la posizione geografica dell'Italia, inserita nel cuore del Mediterraneo, assume un ruolo chiave nel garantire il collegamento e le interconnessioni infrastrutturali necessarie per sostenere e potenziare la crescita, l'occupazione e la competitività dell'Unione. Crediamo pertanto indispensabile - ha concluso Nerli - che il sistema portuale italiano per la sua giusta valorizzazione nell'ambito delle future TEN-T debba essere rappresentato con l'inserimento dei porti italiani sede di Autorità Portuale nella rete “centrale”».
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