- Mercoledì a Livorno sindacati e imprese hanno siglato il nuovo patto per il lavoro in porto ( del 18 ottobre 2012). L'accordo, di cui pubblichiamo di seguito il testo, riducendo nel contempo l'impatto negativo dell'attuale crisi economica sull'attività portuale.
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- PORTO DI LIVORNO
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- Premessa
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- Nei momenti di crisi è necessario che le comunità rafforzino i propri vincoli di solidarietà al fine di evitare che lo scontro di interessi particolari ne metta in discussione la sopravvivenza stessa.
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- Tale principio è quanto mai valido nel porto di Livorno che ambisce a recuperare lo spirito e la competenza che gli hanno permesso di essere, per un periodo, tra i più importanti del Mediterraneo, adeguandolo alle novità che negli anni hanno modificato non poco gli assetti e per garantirgli un futuro di sviluppo.
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- A Tal fine è necessario condurre un'analisi della situazione attuale del porto di Livorno - attraverso i dati ufficiali in disponibilità degli organi preposti, primo fra tutti l'Autorità Portuale - verificando le potenzialità dello scalo in stretta relazione all'offerta logistica che il territorio è in grado di esprimere.
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- Tale analisi costituisce la base indispensabile per accrescere i livelli di efficienza e per eventuali riassetti organizzativi, da porre in essere nel periodo in cui l'attuale situazione di crisi tenderà a cessare.
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- Risulta inoltre indispensabile, attraverso il ruolo e le competenze dell'Autorità Portuale:
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- Garantire il rispetto delle regole, attraverso il quale assicurare pari condizioni di trattamento per tutti i soggetti operanti in ambito portuale;
- Promuovere la continuità produttiva, favorendo in tal modo la programmazione degli investimenti, attraverso la puntuale definizione degli iter e dei tempi certi di attuazione delle scelte di pianificazione previste nel PRP pre-adottato;
- Condividere che la rapida definizione e la coerente applicazione dello strumento di programmazione, con il rilascio ed il rinnovo delle conseguenti concessioni/autorizzazioni, sia essenziale per consentire politiche di investimento, possibili solo in un quadro di chiarezza, certezza riscontrabile negli atti e di prospettiva;
- Oggi la necessità, per tutti, è trovare un punto di equilibrio in cui, attraverso regole condivise, si realizzi un assetto del porto che risponda alle esigenze delle imprese e dei lavoratori, in un'ottica di nuova collaborazione tesa a recuperare credibilità e competitività nel porto.
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- PATTO PER IL LAVORO
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- Le parti convengono nell'individuare le seguenti impostazioni e i seguenti criteri organizzativi con i quali costruire le dinamiche commerciali corrispondenti alle esigenze di mercato:
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- Contribuire a creare tutte le condizioni per un futuro sviluppo dell'economia portuale e dell'occupazione, valorizzando le potenzialità ed ottimizzando le risorse del porto, secondo quanto previsto dalla previsione dell'adottando P.R.P.
- Il CCNL e il rapporto di lavoro da esso disciplinato, nel rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, costituiscono elemento basilare delle attività portuali.
- Il lavoro portuale temporaneo qualificato e professionalizzato, costituisce elemento centrale delle dinamiche portuali, fisiologicamente legate all'andamento fluttuante dei traffici. Quindi le parti si impegnano a contribuire al rafforzamento della struttura e del ruolo del fornitore di lavoro temporaneo in porto ex art. 17 L. 84/94 della legge n 84 del 1994. In particolare le parti datoriali opereranno per realizzare il massimo coinvolgimento delle imprese concessionarie promuovendo, se del caso, un adeguato riassetto dell'attuale società di gestione.
- I piani di impresa sono elementi indispensabili per la valutazione dei livelli occupazionali attesi rispetto ai contenuti delle autorizzazioni e delle concessioni;
- La concorrenza tra imprese ed il rilascio delle autorizzazioni/concessioni ex art. 16, 17 e 18, saranno regolate in applicazione rigorosa di quanto previsto nella normativa vigente richiamata e secondo le disposizioni già notificate dall'A.P.
- l'Autorità Portuale è il garante riconosciuto del sistema di regole aderente alle norme vigenti, segnatamente per quanto concerne sia il rilascio od il rinnovo delle autorizzazioni/concessioni(ex artt. 16/18), sia per la fornitura di lavoro temporaneo.
- Relativamente all'affidamento delle singole fasi del ciclo delle operazioni portuali, le parti concordano con i criteri e gli adempimenti previsti già notificati dall'Ap, ed in particolare che:
- L'affidamento di una fase è consentito solo in presenza dei requisiti dell'“appalto legittimo”;
- Vi deve essere quindi piena autonomia organizzativa in capo all'affidataria che opera con rischio d'impresa;
- Il contratto tra affidante ed affidatario deve contemplare espressamente il criterio di rischio d'impresa in capo all'affidatario;
- Non devono configurarsi situazioni di lavoro temporaneo;
- Per quanto riguarda i servizi portuali, questi devono corrispondere alle caratteristiche indicate dalle norme vigenti di “prestazioni specialistiche, complementari e accessorie al ciclo delle operazioni portuali” e quindi non possono essere coincidenti con esse.
- Con questa impostazione, le parti condividono che:
- L'attuale situazione di crisi richiede la condivisione di ulteriori iniziative volte a contenere le cause che hanno determinato gli attuali esuberi occupazionali. Pertanto, nella dinamica dei rapporti commerciali e di eventuali modifiche degli assetti gestionali delle imprese, dovranno essere attivati tutti gli strumenti di ammortizzazione sociale, di formazione e riqualificazione professionale, previsti dalla normativa, a sostegno dei lavoratori.
- Le parti concordano sulla opportunità di contribuire al mantenimento dei livelli occupazionali attraverso l'utilizzo degli strumenti sopra ricordati, affinché, nei casi di necessità di ampliamento degli organici aziendali, sia tenuto conto dei lavoratori in esubero se con pari qualificazione professionale rispetto a quanto ricercato. Tale verifica non potrà in alcun modo interferire sulle libertà delle imprese, di valutare la consistenza e la strutturazione dei propri organici, adottando modelli organizzativi autonomamente scelti;
- Al fine di rendere più costante e costruttivo il dialogo tra le parti sociali, per gestire la delicata fase che attraversa il porto di Livorno, i firmatari condividono l'opportunità di costituirsi in una Commissione paritetica con lo scopo sia di analizzare eventuali problematiche da sottoporre all'attenzione dell'Autorità Portuale e/o degli altri organi previsti dalla L. 84/94 (Commissione Consultiva e Comitato Portuale), sia di analizzare le dinamiche organizzative in coerenza con quanto disposto dal CCNL in materia di diritti di informazione.
- L'attuazione del presente patto sarà monitorata dall'Autorità Portuale anche attraverso la periodica consultazione della Commissione Paritetica composta dai rappresentanti delle parti sottoscriventi.
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- LIVORNO 17 ottobre 2012
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- Hanno firmato
- FIT-CISL (Dario Menichelli)
- FILT-CGIL (Simone Angella)
- Uiltrasporti (Claudio Sodano)
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- Assimprese (Luca Becce)
- Assoterminal (Enio Lorenzini)
- Confindustria Livorno (Umberto Paoletti e Gabriele Martelli)
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