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Via libera del ministero dell'Economia al riparto delle risorse per l'autotrasporto per il 2013
Unatras plaude al fronte comune di Italia, Austria, Francia, Belgio e Danimarca contro l'apertura del cabotaggio
14 marzo 2013
Ieri il ministro dell'Economia, Vittorio Grilli, ha firmato il decreto interministeriale di riparto delle risorse per l'autotrasporto che per l'anno 2013 ammontano a 400 milioni di euro, di cui 134 per rimborsi di pedaggi autostradali, 113 milioni per spese non documentabili, 91 milioni per riduzione sui premi assicurativi, 24 milioni per investimenti, 22 milioni per rimborsi del servizio sanitario nazionale (SSN) e 16 milioni per formazione.
Quello del via libera del ministero dell'Economia - ha sottolineato oggi in una nota Unatras (Unione Nazionale delle Associazioni dell'Autotrasporto Merci) - è «un risultato che, in un contesto congiunturale come quello che stiamo vivendo, non era dato per scontato. Il ministro Grilli, il viceministro ai trasporti dott. Mario Ciaccia nonché tutto il dipartimento dei Trasporti - ha evidenziato Unatras - hanno dato pronta risposta alle nostre richieste ed hanno dimostrato una profonda sensibilità per le attese di un comparto che si trova in profonda difficoltà. Ora i decreti attuativi saranno tempestivamente inoltrati per la firma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e saranno definitivamente resi fruibili».
«In un mare magnum di negatività - ha proseguito Unatras - altro segnale positivo ci giunge dalla posizione ufficiale assunta dal ministero in merito al cabotaggio. L'11 marzo a Bruxelles si è infatti svolta la riunione del Consiglio europeo dei ministri. In tale circostanza, i ministeri competenti di Italia, Francia, Belgio ed altri Paesi della UE, hanno congiuntamente dichiarato e sottoscritto la loro contrarietà a qualunque forma, anche graduale, di apertura del cabotaggio. L'armonizzazione delle condizioni e dei costi di trasporto in Europa - ha rilevato l'Unione - è ancora lontana e con le disparità ad oggi esistenti fra Paesi UE, una liberalizzazione non farebbe altro che peggiorare l'attuale situazione. Una posizione di chiusura che è stata oggetto delle rivendicazioni avanzate da Unatras alle forze politiche e che oggi trova concreta corrispondenza da parte del governo italiano».
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