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Nel 2012 la movimentazione ferroviaria nel porto di Trieste realizzata da Adriafer è cresciuta del 31,4%
Marina Monassi esorta le parti sociali e politiche cittadine ad attivarsi unite per cogliere le opportunità del Porto Franco
28 marzo 2013
Nel 2012 Adriafer, la società dell'Autorità Portuale di Trieste che opera le manovre ferroviarie nello scalo giuliano, ha realizzato una movimentazione ferroviaria all'interno del Porto Franco Nuovo pari a 44.800 carri per container (32.850) e per rotabili (11.950), con un incremento del 31,4% rispetto a 34.100 carri (26.400 per container e 7.700 per rotabili) movimentati nel 2011.
Attualmente i collegamenti ferroviari tra il porto di Trieste e i mercati sono assicurati da 150 coppie di treni al mese, di cui 88 con la Germania, 24 con l'Italia, 16 con l'Austria, 14 con il Lussemburgo, quattro con la Repubblica Ceca e quattro con l'Ungheria.
Nel 2013 Adriafer prevede di movimentare complessivamente 78.850 carri (32.850 per container e 46.000 per semirimorchi), con una crescita del 76,0% sullo scorso anno.
I risultati operativi conseguiti nel 2012 da Adriafer sono stati presentati oggi dal presidente e dall'amministratore delegato della società, Vincenzo Agostinelli e Giorgio Spinelli, e dal presidente e dal segretario generale dell'Autorità Portuale di Trieste, Marina Monassi e Walter Sinigaglia. Nel corso dell'incontro Agostinelli ha reso noto che, in vista della significativa crescita sia sul fronte economico che operativo prevista per il 2013, le imprese ferroviarie hanno manifestato a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) l'esigenza dell'apertura del terzo turno lavorativo ed ha precisato che la società è pronta ad organizzarsi in tal senso. Spinelli ha sottolineato che ad oggi il supporto operativo di Adriafer viene offerto nell'arco dei 365 giorni dell'anno, con presenza di sette giorni su sette, ed ha espresso la propria soddisfazione per la professionalità che tutti i collaboratori e dipendenti hanno dimostrato.
Nel corso della presentazione il segretario generale dell'Autorità Portuale ha comunicato di aver inviato una nota al prefetto di Trieste nella quale vengono evidenziati i dati relativi alla forza lavoro impiegata dalle imprese portuali operanti nel porto di Trieste, che nel periodo 1° gennaio 2011 - 1° gennaio 2013 ha registrato un incremento di 136 unità. Anche per quanto riguarda i traffici portuali - ha ricordato Sinigaglia - nel periodo 2010 - 2012 il porto di Trieste ha registrato un trend positivo in tutti i settori merceologici con particolare riferimento all'incremento del 45% nel settore contenitori.
Marina Monassi si è soffermata sul tema della zona franca, sul quale l'Autorità Portuale ha intensificato l'azione decidendo di istituire una commissione di esperti incaricata di individuare tutte le opportunità offerte dal Porto Franco ( del 15 marzo 2013). Precisando di aver preso atto della dichiarazione ufficiale delle autorità slovene di voler consolidare un regime di zona franca per attirare investitori e creare nuovi posti di lavoro a beneficio del porto e della città di Koper e dell'economia del loro Paese, Marina Monassi ha ricordato che l'attualità e lo sviluppo delle zone e dei porti franchi come fonti di lavoro straordinarie anche nei tempi di crisi era emersa a Trieste già dal convegno mondiale che l'Autorità Portuale aveva organizzato nel luglio 2012 attirando vivo interesse da parte degli operatori di settore sulle potenzialità uniche del Porto Franco internazionale di Trieste, ad oggi ancora poco pubblicizzate. «La nuova scelta di zona franca del porto di Koper e del Paese nostro vicino - ha rilevato - smentisce le opinioni contrarie ai vantaggi del Porto Franco di Trieste e dovrebbe convincere e stimolare tutte le parti sociali e politiche cittadine ad attivarsi unite per valorizzarli e promuoverli al massimo. I porti NAPA, già una realtà dell'Alto Adriatico - ha sottolineato il presidente dell'Autorità Portuale di Trieste - saranno più forti di prima».
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