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Nel primo trimestre del 2014 il porto di Ravenna ha movimentato 5,9 milioni di tonnellate di merci (+13,7%)
Di Marco: è necessario avviare prima possibile i lavori di approfondimento dei fondali per non perdere quote di traffico e mettere a repentaglio l'attività del porto e di tutti coloro che vi trovano occupazione
23 aprile 2014
Lo scorso marzo il porto di Ravenna ha movimentato 2.091.819 tonnellate di merci, con un incremento del +23,7% rispetto a marzo 2013. Nel primo trimestre del 2014 il traffico è ammontato complessivamente a 5.923.072 tonnellate, in crescita del +13,7% rispetto a 5.208.146 tonnellate nei primi tre mesi del 2013. In particolare, nel trimestre gli sbarchi sono stati pari a 5,1 milioni di tonnellate (+15,0%), mentre gli imbarchi si sono attestati a 837mila tonnellate (+6,6%).
Nel primo trimestre di quest'anno le merci secche hanno registrato globalmente una crescita del +17,9% salendo a quasi quattro milioni di tonnellate, mentre le rinfuse liquide hanno subito un calo del -4,5% avendo totalizzato un milione di tonnellate. Per le merci unitizzate, quelle in container sono risultate in calo del -12,9% a 521mila tonnellate e quelle su rotabili sono aumentate del +123,9% salendo a 427mila tonnellate.
L'ente portuale ravennate ha reso noto che nei primi tre mesi del 2014 l'incremento in valore assoluto più evidente è stato quello dei prodotti metallurgici passati da 1.086.133 a 1.471.313 tonnellate (+35,5%) e provenienti principalmente dal porto di Taranto, dalla Russia e dalla Germania. Questo buon risultato - ha precisato l'Autorità Portuale - è determinato anche dal fatto che da gennaio 2014 l'acciaieria Arvedi di Cremona ha indirizzato a Ravenna circa un milione di tonnellate di metallurgici che in precedenza sbarcavano al porto di Venezia. In forte aumento anche i prodotti agricoli grazie ad un eccezionale sbarco di frumento proveniente perlopiù da Bulgaria e Nord America (Canada e USA), passati da 326mila a 552mila tonnellate (+69,1%). Positivo il risultato per le materie prime destinate alle ceramiche, e soprattutto argilla e feldspato, che con 65mila tonnellate in più rispetto al primo trimestre 2013 hanno registrato un incremento pari al +9,4%. Tra le rinfuse liquide è stata riscontrata una diminuzione dei prodotti petroliferi (-11,2%) e dei prodotti chimici liquidi (-5,0%): in crescita del +14,3%, invece, le derrate alimentari liquide. Per quanto riguarda i container, nel trimestre sono stati movimentati 45.633 teu (-11,2%); in particolare, il calo è stato pari a -3.254 teu per i pieni (-8,1%) e 2.497 teu (-21,9%) per i vuoti. Per i trailer, nel primo trimestre di quest'anno ne sono stati movimentati 17.873 contro i 9.733 nello stesso periodo del 2013 (+83,6%). Positivo il risultato del traffico di nuove autovetture che con 7.351 pezzi sbarcati nei primi tre mesi ha registrato un saldo positivo di 785 pezzi (+12%).
«Il traffico nel porto di Ravenna - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - durante il mese di marzo, cresce ancora grazie alle Autostrade del Mare che, detto per inciso, hanno permesso di avere un saldo positivo del traffico 2013, ed alla movimentazione delle rinfuse, che da sempre caratterizza questo scalo e nella quale il porto di Ravenna conferma la propria leadership. In generale però, come ho già detto nei mesi scorsi, il dato relativo ai container, dimostra che è necessario avviare prima possibile i lavori di approfondimento dei fondali previsti nel cosiddetto Progettone. Non si può più aspettare, se non al rischio di compromettere qualsiasi futuro sviluppo del nostro scalo. Dobbiamo andare avanti e al più presto - ha sottolineato Di Marco - per non perdere quote di traffico anche nel settore delle rinfuse, che sarebbe poi impossibile recuperare e senza le quali è messa a repentaglio l'attività del porto e di tutti coloro che vi trovano occupazione».
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