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Nel primo semestre 2014 Fincantieri registra un incremento del +87% dei nuovi ordini
Il carico di lavoro ha raggiunto i 9,5 miliardi di euro (+39%)
22 luglio 2014
Il gruppo Fincantieri ha chiuso la prima metà del 2014 con un risultato d'esercizio di 33 milioni di euro su ricavi per 1.983 milioni di euro rispetto ad un identico risultato d'esercizio su ricavi per 1.894 milioni di euro nei primi sei mesi dello scorso anno. Il gruppo ha precisato che l'incremento del giro d'affari è stato determinato principalmente dai maggiori volumi di attività registrati nell'area di business delle navi da crociera e che nel corso del primo semestre di quest'anno è stato registrato un incremento dell'incidenza dei ricavi generati dal gruppo all'estero, pari all'81% dei ricavi complessivi rispetto al 79% del primo semestre 2013.
L'EBITDA è stato pari a 142 milioni di euro (+1%). Fincantieri ha segnalato che i risultati del primo semestre 2013 del gruppo Vard, il cui consolidamento nel gruppo Fincantieri risale al 23 gennaio dello scorso anno ( del 23 gennaio 2013), avevano beneficiato dell'elevata marginalità di alcune commesse, acquisite principalmente nel corso del biennio 2011-2012 e terminate nel periodo, e non riflettevano pienamente le perdite sulle attività del Brasile che hanno influito sui risultati del primo semestre 2014, e che solo parzialmente sono state compensate dall'utilizzo del relativo fondo stanziato in sede di allocazione del prezzo versato per l'acquisizione della controllata. L'EBIT conseguito nel primo trimestre 2014 dal gruppo Fincantieri è stato pari a 93 milioni di euro (-3%).
Il gruppo navalmeccanico italiano ha reso noto di aver acquisito nel primo semestre di quest'anno nuovi ordini per 3.447 milioni di euro rispetto a 1.843 milioni di euro nella prima metà del 2013. Degli ordini complessivi (al lordo dei consolidamenti), il 69% riguarda il settore Shipbuilding, il 29% il settore Offshore, il 3% il settore Sistemi, componenti e servizi. Gli ordini acquisiti dalla capogruppo Fincantieri sono stati il 59% del totale. Il carico di lavoro del gruppo al 30 giugno scorso risulta essere pari a 9.515 milioni di euro rispetto a 6.830 milioni di euro al 30 giugno 2013.
La posizione finanziaria netta registrata dal gruppo navalmeccanico italiano al 30 giugno scorso risulta negativa per 184 milioni di euro (negativa per 155 milioni di euro al 31 dicembre 2013). Il fabbisogno finanziario conseguente all'incremento delle attività del business delle navi da crociera nel periodo - ha spiegato Fincantieri - è stato compensato dall'incasso derivante dalla consegna della nave da crociera Regal Princess nel mese di maggio, che ha contribuito a mantenere sostanzialmente stabile la posizione finanziaria netta del gruppo rispetto al 31 dicembre 2013. Il patrimonio netto al 30 giugno 2014 era pari a 1.237 milioni di euro (1.210 milioni di euro al 31 dicembre 2013). Gli investimenti effettuati nel primo semestre 2014 sono stati pari a 67 milioni di euro, in calo rispetto al primo semestre 2013, con un'incidenza sui ricavi pari al 3,4%, rispetto al 6,7% nel primo semestre 2013.
«Il primo semestre 2014 - ha commentato l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono - conferma la validità della strategia intrapresa, ma soprattutto segna l'ingresso in Borsa di Fincantieri (le azioni del gruppo sono negoziate sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana dal 3 luglio scorso, ndr), un'importante azienda industriale italiana diventata negli ultimi anni il maggiore costruttore navale occidentale e uno degli operatori più dinamici e diversificati nel settore. Il semestre riporta l'acquisizione di ordini in costante aumento e registra l'andamento positivo dei ricavi in tutti i settori in cui il gruppo opera. Si stanno pertanto determinando le condizioni per l'ulteriore fase di sviluppo della società».
Per la seconda metà del 2014 Fincantieri prevede un incremento dell'attività. «In particolare - ha spiegato l'azienda - per quanto riguarda il settore Shipbuilding, da un lato l'area di business delle navi da crociera vede prendere consistenza il trend di ripresa del mercato, come dimostrato dal recente ordine per due nuove unità per il cliente MSC Crociere ( del 22 maggio 2014, ndr) e dalle negoziazioni in corso, mentre dall'altro per l'area di business delle navi militari è attesa la ripresa degli ordinativi a seguito della definizione del piano di rinnovo della flotta della Marina Militare Italiana recentemente riconfermato con l'approvazione da parte della Commissione Difesa del programma pluriennale per la Difesa relativo al triennio 2014-2016. Per quanto riguarda il settore Offshore, dato il trend generale dell'industria che richiede mezzi sempre più efficienti, ci si attende una domanda sostenuta nel breve e medio termine in particolare per navi OSCV ad alta specializzazione, seppur in un contesto di pressione sui noli dei mezzi di supporto nell'area del Mare del Nord. La controllata Vard, dopo un primo semestre caratterizzato da un elevato valore dei nuovi ordinativi anche grazie all'allargamento ed internazionalizzazione della base clienti, prevede una progressiva normalizzazione nella seconda parte dell'anno. Nell'ambito delle operations, l'incremento della produttività e della capacità produttiva del cantiere di Vard Promar in Brasile permane critico per garantire gli obiettivi di produzione attesi in un contesto di rapida crescita che ha visto l'inserimento di oltre 500 nuove risorse negli ultimi mesi. Nel settore Sistemi, Componenti e Servizi il trend di crescita registrato nei nuovi ordinativi e nei ricavi del primo semestre conferma l'attesa di una crescita dei volumi rispetto a quanto registrato negli anni precedenti».
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