Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
18:06 GMT+1
ECSA, il progetto di riforma della legislazione UE in materia portuale si sta impantanando
Verhoeven: «in questa fase l'interesse del settore del trasporto marittimo dell'Unione Europea a sostenere questa proposta è davvero molto limitato»
23 settembre 2014
Il progetto di riforma della legislazione dell'Unione Europea in materia portuale si sta ormai impantanando. Lo sostiene l'European Community Shipowners' Associations (ECSA) ricordando che lo scorso marzo l'eurodeputato Knut Fleckenstein, relatore sulla proposta della Commissione Europea relativa ad un regolamento sull'accesso al mercato dei servizi portuali e sulla trasparenza finanziaria dei porti, ha annunciato che la procedura legislativa su questi temi sarebbe stata sospesa sino alla formazione del nuovo Parlamento europeo successiva alle elezioni europee tenutesi a maggio ( del 13 marzo 2014). L'associazione degli armatori europei ha spiegato che da allora gli Stati dell'UE hanno discusso la proposta della Commissione nell'ambito del Consiglio dei ministri, che la presidenza italiana del Consiglio mira a trovare un accordo con il Parlamento europeo in prima lettura e che la discussione sta andando rapidamente in questa direzione.
Tuttavia l'ECSA lamenta che, al fine di raggiungere questo obiettivo, il testo attualmente all'esame del Consiglio si sta lentamente spostando verso la posizione iniziale del Parlamento che - ha rilevato l'associazione - a sua volta era una versione annacquata della proposta della Commissione Europea. Secondo l'ECSA, l'attenzione degli Stati membri si sta incentrando esclusivamente sull'esclusione dal regolamento dei servizi di movimentazione delle merci e dei passeggeri, mentre continua ad essere incerta l'esclusione dei servizi di pilotaggio; inoltre le deliberazioni del Consiglio si stanno concentrando sul fatto che il regolamento dovrebbe essere applicato soltanto ai principali porti dell'UE, cioè ai porti che fanno parte del core network della rete infrastrutturale TEN-T. «Alla luce di questi sviluppi - ha denunciato l'ECSA - il campo di applicazione del regolamento potrebbe essere drasticamente ridotto trasformando la riforma dei porti dell'UE in poco più di un guscio vuoto».
«È estremamente scoraggiante - ha affermato il segretario generale dell'ECSA, Patrick Verhoeven - vedere i legislatori dell'UE che gradualmente svuotano la proposta della Commissione, già scarsa di qualsiasi sostanza per la comunità degli utenti dei porti. L'opportunità di una riforma significativa dei porti dell'UE sta scivolando tra le dita e in questa fase - ha sottolineato Verhoeven - l'interesse del settore del trasporto marittimo dell'UE a sostenere questa proposta è davvero molto limitato».
Per l'associazione degli armatori europei, oltre a ridurre il campo di applicazione della proposta, gli Stati UE si stanno anche muovendo per indebolire la procedura di consultazione degli utenti portuali relativamente a tutte le questioni sulle politiche tariffarie nei porti, sui collegamenti con hinterland, sull'efficienza delle procedure amministrative e sulle questioni ambientali. Inoltre - ha accusato l'ECSA - gli Stati comunitari stanno ulteriormente diluendo la proposta iniziale della Commissione Europea facendo marcia indietro rispetto alla questione della necessità di un'autorità indipendente che monitori e supervisioni la corretta applicazione del regolamento.
«Gli armatori europei - ha concluso Verhoeven - sollecitano gli Stati membri a riconsiderare il loro approccio ed a rimettere a fuoco la ragion d'essere di questa procedura legislativa, vale a dire offrire una riforma in grado di migliorare l'efficienza e di aumentare la trasparenza dei porti dell'UE».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore