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Delrio: abbiamo chiesto e ottenuto da parte delle aziende investitrici il rinnovo degli impegni per lo sviluppo del porto di Taranto
Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato apprezzamento per le affermazioni del governo circa l'importanza strategica dello scalo pugliese
31 ottobre 2014
Ieri pomeriggio a Palazzo Chigi si è tenuto il tavolo convocato dal sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio, sull'emergenza socio-economico-ambientale legata allo sviluppo del porto di Taranto nel corso del quale il governo ha sottolineato che tutti gli ostacoli di ordine amministrativo e burocratico sono già stati rimossi o superati e che ci sono quindi le condizioni perché i lavori avvengano in tempi certi, con una decisa velocizzazione nella realizzazione delle opere necessarie.
«Abbiamo chiesto e ottenuto da parte delle aziende investitrici - ha dichiarato il sottosegretario Delrio - il rinnovo degli impegni presi riguardo allo sviluppo del porto. Il governo ritiene strategico il rilancio delle attività portuali di Taranto per la ripartenza economica del Meridione e del Paese. Abbiamo già stanziato 377 milioni di euro per le opere da realizzare e adesso siamo pronti a garantire il rispetto del cronoprogramma concordato. Come ha detto il Presidente Renzi durante la sua ultima visita - ha aggiunto - ci impegniamo a garantire un monitoraggio costante e un'azione di stimolo e di coordinamento affinché non ci siano ulteriori ritardi e tutte le parti in causa svolgano fino in fondo il proprio compito. A Taranto, come nel Mezzogiorno e in altre aree strategiche del Paese, il governo spenderà tutte le proprie energie per attirare gli investimenti privati e creare nuove opportunità di crescita dell'occupazione e di sviluppo».
All'incontro erano presenti rappresentanti della Regione Puglia e degli enti locali, dei sindacati e degli operatori economici pubblici e privati interessati, tra cui in particolare la Taranto Container Terminal (TCT), la Evergreen Line e la Hutchison Port Holdings (HPH). Le rappresentanze sindacali di Taranto di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato apprezzamento per «le affermazioni del governo circa l'importanza strategica del porto di Taranto per il Paese e più in generale del nuovo modello di sviluppo che proprio a Taranto può consolidarsi. Questo per noi organizzazioni sindacali - hanno evidenziato Giuseppe Massafra (Cgil Taranto), Daniela Fumarola (Cisl Taranto) e Giancarlo Turi (Uil Taranto) - è assolutamente essenziale per comprendere quale sia il tipo di intervento che il governo può mettere in campo per lo sviluppo del territorio. La nostra dichiarata necessità è stata quella di focalizzare l'attenzione di tutti i soggetti firmatari dell'accordo 2012 ( del 20 giugno 2012, ndr) per comprendere come la disponibilità manifestata dal governo possa trovare esigibilità. A tal proposito il sottosegretario Delrio, recependo anche le nostre richieste, ha dichiarato la necessità urgente di aggiornare un accordo che contenga gli impegni che ogni soggetto firmatario deve assumere per far sì che gli investimenti possano realizzarsi in tempi rapidi e nel rispetto del nuovo cronoprogramma. Tali impegni sono necessari inoltre per rasserenare gli animi, particolarmente esasperati dei lavoratori, in cassa integrazione da 29 mesi, per i quali abbiamo ribadito la necessità di garanzia dei livelli occupazionali e di individuazione degli strumenti di ammortizzazione sociale per la gestione della fase di realizzazione dei lavori. Condividiamo infine - hanno concluso Massafra, Fumarola e Turi - l'invito alla corresponsabilità e alla coesione da parte di tutti soggetti per fare in modo che gli investimenti possano realmente concretizzarsi a beneficio dello sviluppo del territorio e dell'intera comunità ionica».
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