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A Molfetta l'amministrazione comunale decide di far gestire il porto all'Autorità Portuale del Levante
La realtà dei traffici - ha sottolineato l'assessore Abbattista - cristallizza e colloca il porto di Molfetta in una realtà, sotto il profilo portuale, depressa
11 dicembre 2014
Ieri il consiglio comunale di Molfetta, con 19 presenti, ha approvato come proposto dalla maggioranza il protocollo d'intesa per assegnare la gestione del porto commerciale cittadino all'Autorità Portuale del Levante, la cui giurisdizione attualmente copre i porti di Bari, Barletta e Monopoli.
L'adesione all'Autorità Portuale - ha spiegato nel corso del dibattito l'assessore comunale alle Opere pubbliche, infrastrutture, porto, Giovanni Abbattista - è un obiettivo che noi perseguiamo come opportunità di sviluppo. Ricordando che il porto cittadino è sito geograficamente al centro rispetto ai porti di Bari, Barletta, Monopoli e Manfredonia, l'assessore ha esortato i consiglieri a valutare quale sia in questo quadro il ruolo che lo scalo può assumere: «è evidente - ha spiegato - che noi abbiamo due opzioni. Abbiamo l'opzione che è quella localistica, di campanile, legata ad una sorta di autarchia: quindi il porto di Molfetta che si propone sul mercato cercando di intercettare i traffici con le proprie risorse, la propria forza, la propria capacità di programmare, di fare promozione di se stesso. C'è un'altra possibilità, un'altra opzione, che è quella di fare riferimento all'Autorità Portuale che è un sistema di rete e una realtà più composita, è una realtà unitaria che si compone di più porti. E ovviamente per Molfetta è fisiologico, vista la collocazione geografica, che entri all'interno dell'Autorità Portuale del Levante laddove si pensi che questa opzione sia quella che ci può consentire di favorire lo sviluppo, l'occupazione e quant'altro».
Nel suo intervento Abbattista ha specificato quali sono i volumi movimentati dal porto di Molfetta nel periodo 2007-2014 secondo i dati forniti dalla Capitaneria di Porto: nel 2007 sono state movimentate 224mila tonnellate; nell'anno successivo 262mila tonnellate; nel 2009 sono state 277mila; nel 2010 224mila, con una flessione del -19%; 219mila nel 2011; nell'anno 2012 147mila tonnellate (-32% rispetto all'anno precedente); nel 2013 sono state 85mila (-41%); quest'anno a dicembre sono 157mila tonnellate. «È - ha rilevato l'assessore - il porto più piccolo per volumi di traffico del circondario, quantomeno della situazione che registriamo all'interno dell'Autorità Portuale». «Questa - ha concluso - è la realtà dei traffici che cristallizza e colloca il porto di Molfetta in una realtà, sotto il profilo portuale, depressa».
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