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Odone (Uiltrasporti): l'ennesimo stop allo sviluppo del porto di Taranto conferma una situazione assurda e paradossale
«Senza i dragaggi - ha sottolineato - non riprendono i traffici e senza traffici non c'è lavoro»
27 gennaio 2015
«L'ennesimo “altolà” imposto allo sviluppo del porto di Taranto conferma una situazione assurda e paradossale». Lo ha detto il segretario nazionale della Uiltrasporti Marco Odone, commentando il decreto di ieri del Consiglio di Stato che impedisce all'Autorità Portuale dello scalo pugliese di avviare gli interventi di dragaggio ( del 27 gennaio 2014).
«Senza i dragaggi - ha sottolineato Odone - non riprendono i traffici e senza traffici non c'è lavoro. Questo non è un sillogismo ma la dura realtà dei fatti. Sono mesi che lo scalo tarantino subisce le scelte della compagnia di shipping Evergreen, che recentemente ha delocalizzato anche l'ultima linea sul porto del Pireo, ed ora, grazie al perpetuarsi dei ricorsi sulla gara d'appalto per i dragaggi si rischia, per l'ennesima volta, di bloccare lo sviluppo del porto e dell'intero indotto».
«Forse anche questa volta - ha concluso il segretario della Uilt - si è riusciti a fornire un alibi a chi non vuole riportare i propri traffici a Taranto».
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