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Lo scorso anno il traffico merci nel porto di Ravenna è cresciuto del +8,8%
Di Marco: «il 2015 sarà senza dubbio un anno molto difficile avendo il porto, in assenza dell'avvio dei lavori del Progettone, quasi raggiunto la propria saturazione»
30 gennaio 2015
Lo scorso anno il porto di Ravenna ha movimentato quasi 24,5 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +8,8% rispetto al 2013. I carichi allo sbarco sono ammontati a 20,4 milioni di tonnellate (+6,8%) e quello all'imbarco a 4,0 milioni di tonnellate (+20,1%).
L'Autorità Portuale ha reso noto che nel 2014 molto positivo è stato il traffico di merci secche (+9,4%), con 1,4 milioni di tonnellate in più rispetto all'anno precedente, e si è registrata una sostanziale stabilità nella movimentazione delle rinfuse liquide (+0,2%). Costante anche il trend positivo delle merci varie, in particolare di quelle su rotabili che sono cresciute del +54,8% passando da meno di 1,2 milioni a 1,8 milioni di tonnellate. Tra le merci secche l'incremento in valori assoluti più significativo è stato per i prodotti metallurgici, in particolare coils, passati da 4,4 a 5,4 milioni di tonnellate, con una crescita del +21,0%. Da segnalare - ha specificato l'ente - il forte aumento dei prodotti imbarcati, passati da 250 a 627mila e diretti prevalentemente in USA e nel Regno Unito. Altro aumento rilevante, pari a quasi 200mila tonnellate, è per le derrate alimentari (+8,3%) ed è da attribuirsi agli sfarinati provenienti dall'Argentina e dagli USA. Buono anche il risultato dei prodotti agricoli passati da 1,5 a 1,7 milioni di tonnellate (+12,6%) grazie ai quantitativi di frumento (940mila tonnellate) proveniente perlopiù da USA, Bulgaria e Canada, di granoturco (470mila tonnellate) importato soprattutto dall'Ucraina e di sorgo e pellet, il primo in arrivo da Ucraina e Russia, il secondo da Canada e USA. In crescita anche i concimi che sono ammontati ad oltre 1,5 milioni di tonnellate (+5,5%). In calo i minerali greggi e materiali da costruzione (-3,5%) a causa della diminuzione dell'import di ghiaia per l'edilizia. In crescita le materie prime per le ceramiche (+1,9%), e in particolare argilla, feldspato, caolino e nefelina (complessivamente oltre 3,4 milioni di tonnellate).
Nel settore delle rinfuse liquide è stata registrata una crescita delle derrate alimentari (+7,7%) grazie ad un consistente aumento dell'import di oli e grassi vegetali. Positivo il dato relativo ai prodotti petroliferi (+4,9%), mentre vi è stato un calo di quelli chimici (-15,7%).
In leggera flessione il traffico container, che è stato pari a 222.548 teu (-1,9%). In particolare - ha spiegato l'authority portuale - la diminuzione è da attribuirsi interamente ai container vuoti (-7,1% e pari a 4.348 teu), mentre per i pieni è stata riscontrata una sostanziale stabilità.
Per quanto riguarda i trailer, in totale nel 2014 sono state movimentate 76.010 unità contro le 54.359 del 2013, con una crescita del +39,8%. In particolare sulla linea Ravenna-Catania sono stati movimentati 47.377 trailer rispetto ai 42.542 dello scorso anno, per la linea Ravenna-Brindisi i pezzi registrati sono stati 12.967 contro i 10.678 del 2013, mentre sulla linea della Grimaldi con la Grecia, inaugurata a gennaio, si sono contati 4.528 pezzi da/per Igoumenitsa e 9.856 da/per Patrasso. Il risultato - ha rilevato l'ente portuale - sarebbe stato ancora migliore se la linea non fosse stata interrotta a settembre a causa dell'incidente accaduto in Grecia ad un altro traghetto Grimaldi che è stato sostituto proprio con la nave impiegata a Ravenna. La linea, tuttavia, è destinata ad essere riattivata a febbraio con l'impiego di un nuovo mezzo.
Positivo il risultato anche per il traffico di auto nuove che con 26.800 pezzi sbarcati ha registrato un saldo positivo di 1.865 pezzi (+7,5%).
“Non posso - ha commentato il presidente dell'Autorità Portuale di Ravenna, Galliano Di Marco - che essere soddisfatto dell'importante risultato registrato nel 2014 e sarebbe stato anche migliore se dicembre non fosse stato un mese, congiunturalmente, negativo. Abbiamo guadagnato un +8,8% di traffico complessivo nell'anno (che, sommato al 5% del 2013, porta ad una crescita del 14% circa negli ultimi due anni), raggiungendo il risultato migliore dal 2009, anno dal quale anche a Ravenna si sono sentiti i primi effetti di una profonda crisi economica ancora in corso».
«Il porto di Ravenna - ha aggiunto Di Marco - si conferma essere il primo porto dell'Adriatico, al netto dei prodotti petroliferi. È un dato significativo che, ritengo, premi il lavoro fatto e tutti gli sforzi che la comunità portuale sta compiendo per non perdere rilevanti quote di traffico nonostante alcuni pesanti limiti infrastrutturali dello scalo. È però un dato anche sul quale dobbiamo riflettere dal momento che il 2015 sarà senza dubbio un anno molto difficile avendo il porto, in assenza dell'avvio dei lavori del Progettone, quasi raggiunto la propria saturazione. Dobbiamo, come ho già detto in tante occasioni, ma non mi stancherò mai di ripeterlo, avviare al più presto gli interventi previsti nel Progettone. Solo grazie all'approfondimento dei fondali ed alla connessa realizzazione degli interventi di consolidamento delle reti stradale e ferroviaria a servizio del porto, si compirà nel suo complesso quel disegno strategico portuale che metterà in sicurezza il nostro scalo e tutte le attività ad esso connesse: attualmente oltre 10.000 posti di lavoro che potranno crescere di almeno 3.000 unità, nei prossimi 5-6 anni».
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