- L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha comminato sanzioni per oltre 14 milioni di euro ai principali operatori del trasporto marittimo passeggeri nei golfi di Napoli e di Salerno. Si tratta delle imprese campane che gestiscono i collegamenti con le isole di Ischia e Capri e con i maggiori centri della costa come Amalfi, Sorrento, Positano, Castellammare e Torre Annunziata, nonché da Napoli con le Isole Eolie e da alcuni porti laziali con le Isole Pontine. Sanzionata anche l'associazione di categoria ACAP (Associazione Cabotaggio Armatori Partenopei) assieme agli altri organismi comuni creati nel tempo dagli stessi armatori (CLMP e Gescab).
- I soggetti responsabili delle violazioni riscontrate dall'Autorità Antitrust sono in tutto dieci: Alicost, Alilauro, Alilauro Gruson, Servizi Marittimi Liberi Giuffré & Lauro (SMLG), SNAV, Navigazione Libera del Golfo (NLG), Medmar Navi, Consorzio Linee Marittime Partenopee (CLMP), Gescab e ACAP.
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- La sanzione più elevata, pari a 6,24 milioni di euro, è stata inflitta alla SNAV, la compagnia controllata da Marinvest che fa capo al gruppo Mediterranean Shipping Company (MSC) dell'armatore Gianluigi Aponte. Multe pari a 2,20 milioni di euro sono state comminate a Medmar Navi, controllata dalla finanziaria Rifim che fa capo alla famiglia D'Abundo, e alla NLG, che anch'essa fa capo a Gianluigi Aponte. La Alilauro è stata multata per 1,85 milioni di euro e la sua controllata Alilauro Gruson per 900mila euro. La sanzione comminata alla Alicost del gruppo armatoriale Lauro ammonta a 370mila euro. Al consorzio CLMP, che è in stato di liquidazione ed è partecipato da Alilauro, Alilauro Gruson, Alicost, NLG, SNAV e SMLG, è stata inflitta una multa di 200mila euro. La Gescab, partecipata da Alicost, Lauro.it, Alilauro Gruson e SNAV, è stata multata per 190mila euro. La multa alla SMLG ha un importo di mille euro.
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- Precisando che è la prima volta che l'Autorità ha esercitato il potere di riaprire d'ufficio un'istruttoria già chiusa con gli impegni sottoscritti in precedenza dalle società coinvolte, l'AGCM ha spiegato «che sulla base di numerose segnalazioni dei consumatori e con la collaborazione della Guardia di Finanza (Gruppo Antitrust - Nucleo speciale Tutela Mercati), l'Autorità ha potuto accertare che NLG, Alilauro, Alicost, Alilauro Gruson, Medmar Navi, SNAV hanno violato gli impegni assunti e resi obbligatori con delibera del 2009, replicando nella società denominata Gescab le attività di coordinamento illecito già realizzate in precedenza attraverso il Consorzio Linee Marittime Partenopee (CLMP). In questo modo, dal 1998 a oggi - ha rilevato l'Antitrust - questi operatori e in misura minore SMLG, hanno continuato a coordinarsi fra loro, anche attraverso l'attività del CLMP, di ACAP e di Gescab, in tutti i principali aspetti commerciali e operativi. E hanno adottato, infine, un regolamento per il “biglietto unico” che dovrebbe permettere all'utente di imbarcarsi senza oneri anche sul mezzo di un altro vettore, ma che in realtà non ne rende possibile l'utilizzo».
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- «Le imprese - ha proseguito l'Antitrust - hanno messo in atto nel mercato del trasporto marittimo passeggeri, mediante traghetti e unità veloci, un'intesa orizzontale restrittiva della concorrenza. Questo è avvenuto, sull'insieme delle rotte nei golfi di Napoli e di Salerno oltre che su alcuni collegamenti per le isole Eolie e Pontine, in base a un modello ricorrente basato su uno scambio sistematico di informazioni sensibili. L'intesa anti-concorrenziale si è realizzata in una complessa e articolata strategia posta in essere da tutti i principali armatori privati campani, per ripartirsi costi e ricavi secondo quote storiche predefinite e non in base all'attività effettivamente svolta. Sia l'inottemperanza agli impegni sia l'intesa restrittiva risultano tuttora in corso».
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