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Il sottosegretario all'Ambiente Velo prospetta un decreto ministeriale per risolvere il problema dei dragaggi nei porti
Provvedimento da assumere in 2-4 mesi
19 febbraio 2015
Per risolvere il problema del mancato intervento di dragaggio dei fondali di numerosi porti italiani, che ostacola l'operatività e la competitività degli scali marittimi nazionali, il sottosegretario al ministero dell'Ambiente, Silvia Velo, ha prospettato la promulgazione di un decreto ministeriale che sancisca una normativa uniforme per dragare i porti in qualsiasi regione d'Italia, provvedimento che sia pronto entro 2-4 mesi e che sostanzialmente riprenda quanto già contenuto nel decreto messo a punto nel dicembre scorso e poi arenatosi per il mancato parere positivo delle Regioni.
Intervenendo oggi al convegno organizzato da Federazione del Mare, Assoporti e Federagenti per denunciare l'emergenza dell'interramento dei fondali dei principali porti del Paese, Silvia Velo ha specificato che, in assenza di un via libera delle Regioni, sarà inevitabile procedere con un provvedimento del Consiglio dei ministri.
Il sottosegretario all'Ambiente si è pronunciata anche in merito ai siti Sind, ovvero a quei siti di interesse nazionale che dovrebbero essere sottoposti a bonifica globale e dove sino a oggi è stato impossibile rimuovere materiale dai fondali. Nel ricordare come l'Italia sia incorsa in materia in numerose procedure di infrazione comunitarie (anche quando - è emerso nel corso del convegno - la stessa UE consente dragaggi quotidiani nei porti nordeuropei), Silvia Velo ha preannunciato anche in questo caso la messa a punto di un regolamento (non prima della fine della prossima estate) che sfoci in un decreto di concerto fra quattro ministeri e che renda più semplici e adeguate con le innovazioni scientifiche acquisite, la verifica dell'inquinamento, la riperimetrazione dei siti e quindi i dragaggi.
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