- Alla vigilia dell'assemblea dei soci, che si terrà venerdì prossimo a Santa Margherita Ligure e nel corso della quale si dovrà eleggere il nuovo presidente dell'associazione per il triennio 2015-2018, UCINA Confindustria Nautica ha reso noto che oggi dieci aziende associate hanno presentato le proprie dimissioni, decisione - ha denunciato l'associazione dei cantieri nautici italiani - che costituisce «un gesto di particolare gravità».
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- Precisando di aver preso atto «con estremo dispiacere della decisione odierna di alcune imprese di uscire dall'associazione», UCINA ha rilevato che «il gesto, che vorrebbe essere clamoroso, sorprende nelle motivazioni. Nella nota che hanno inviato ai soci - ha spiegato l'associazione - si scrive infatti che non vi sarebbe condivisione della filosofia di UCINA e che non si sentirebbero rappresentate. Le dieci aziende - ha precisato l'associazione - sono: Apreamare, Arcadia Yachts, Azimut-Benetti, Baia, CRN, Ferretti Group, Maltese Spa, Marina di Varazze, Mase Generators, Salpa».
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- UCINA ha comunicato inoltre che «poco dopo la diffusione della nota Lamberto Tacoli (presidente pro tempore dell'associazione e presidente della CRN del gruppo nautico italiano Ferretti, ndr) ha ritirato la sua candidatura a presidente».
- «In un momento in cui le aziende di tutto il mondo fanno gruppo e sistema - ha recriminato l'associazione cantieristica italiana - non si capisce come, a pochi giorni da un momento dove si poteva ricostruire l'unità associativa, per ragioni incomprensibili o protagonismi personali sia stata presa la decisione di danneggiare in modo aprioristico e consapevole un'associazione consolidata e rappresentativa degli interessi generali e non individuali del mondo della nautica. La scelta - ha accusato UCINA - è stata azionata nel momento in cui le imprese recedute si sono rese conto che il loro candidato non avrebbe raccolto i consensi necessari: ma questo comportamento non pare certo attento e rispettoso delle regole di condivisione e democrazia proprie di un'associazione».
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- «Giova ricordare - ha rilevato ancora l'associazione - che il consiglio direttivo di UCINA aveva raccolto tramite i “saggi” le manifestazioni di voto dei soci che si erano espressi per il 70% a favore di Carla Demaria (direttore generale del gruppo nautico francese Bénéteau e presidente di Monte Carlo Yachts, ndr) e per il 15% a favore di Lamberto Tacoli. Pur in presenza di un riscontro molto chiaro delle espressioni di preferenza, aveva deliberato comunque di presentare le due candidature all'assemblea dei soci convocandola per venerdì 27 marzo 2015 e dando ampia facoltà ai candidati di esporre i rispettivi programmi».
- «La sorpresa - ha proseguito UCINA - deriva anche all'assoluta chiara infondatezza della motivazione che ha accompagnato il recesso, visto che le imprese recedute non hanno inteso né ascoltare i programmi dei candidati, né partecipare alla votazione secondo le regole democratiche di UCINA. Inoltre non si ritiene rilevante l'osservazione secondo cui il candidato Carla Demaria sia manager di un importante gruppo straniero, essendo già presente in consiglio come presidente e socia di un cantiere di diritto italiano che produce in Italia imbarcazioni di disegno italiano, con una struttura di oltre 300 dipendenti e un fatturato che la colloca entro i cinque maggiori produttori nazionali. Una valutazione che è stata sicuramente presente ai soci dato l'ampio riscontro di preferenze raccolto dalla sua candidatura».
- Ricordando che UCINA raccoglie 340 aziende con un totale di oltre 8mila dipendenti, l'associazione si è detta «certa che i tanti imprenditori che operano nel mondo della nautica e che hanno confermato la loro partecipazione all'assemblea del 27 marzo, saranno in grado di superare questa situazione con compattezza per consentire alla loro associazione di categoria di continuare ad assicurare la necessaria rappresentatività e di essere l'autorevole interlocutore, a livello nazionale ed internazionale, degli interessi generali della nautica italiana».
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- UCINA ha concluso ricordando che, «con le sue aziende, intende anche chiarire che prosegue regolarmente l'organizzazione del Salone Nautico 2015».
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