- Il Comune e l'Autorità Portuale di Venezia hanno presentato un nuovo progetto che consentirà alle navi da crociera di raggiungere il terminal di Marittima senza transitare davanti a S. Marco e nel canale della Giudecca. L'ipotesi progettuale è stata illustrata ieri nella sede dell'amministrazione comunale a Ca' Farsetti dal sindaco Luigi Brugnaro e dal presidente dell'ente portuale, Paolo Costa.
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- Il sindaco ha sottolineato che si tratta di un progetto «che per la prima volta viene presentato come proposta univoca della città». «Lo avevamo già illustrato in campagna elettorale - ha ricordato Brugnaro - e oggi abbiamo voluto dettagliarlo per far vedere realmente a tutti quale sarà il percorso, che non prevede alcun impatto ambientale o paesaggistico».
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- Il progetto, denominato “Tresse nuovo”, prevede la realizzazione di un raccordo tra il canale Malamocco-Marghera e il Canale Vittorio Emanuele attraverso il quale le grandi navi da crociera potranno raggiungere la Stazione Marittima. Il tracciato identificato dai tecnici dell'Autorità Portuale e individuato dalla Capitaneria di Porto di Venezia secondo i parametri del decreto Clini-Passera prevede che le navi entrino in laguna dalla Bocca di porto di Malamocco, percorrano un tratto del canale Malamocco-Marghera (che non dovrà in alcun modo essere allargato) fino all'isola artificiale delle Tresse. Da qui, grazie ad un canale che attraversa l'isola trasversalmente, ci si raccorderà con il tratto finale del Canale Vittorio Emanuele per giungere al terminal di Marittima.
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- In particolare, il nuovo tracciato prevede l'utilizzo del canale Malamocco-Marghera non oltre il bacino di evoluzione n. 4, l'attraversamento dell'isola delle Tresse tramite la realizzazione di un nuovo canale lungo 1,2 chilometri, largo 120 metri e profondo -10,50 metri per un escavo complessivo di 2,7 milioni di metri cubi (di cui 1,8 milioni di metri cubi in classe A da utilizzare per il refluimento in barena, fanghi classe B e C per 870.000 metri cubi da conferire in Isola delle Tresse e 40.000 metri cubi di fanghi in classe oltre C da conferire ai nuovi impianti Moranzani) e la manutenzione del canale esistente Vittorio Emanuele. È stato evidenziato che le tecniche di dragaggio impiegate consentiranno il controllo della torbidità e dispersione e derivano dalle migliori tecniche disponibili impiegate nei porti del Nord Europa.
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- Comune e Authority portuale hanno sottolineato che il nuovo tracciato consentirà così di ottenere contemporaneamente i quattro obiettivi chiave che hanno guidato il Comune e l'Autorità Portuale nel presentare questa nuova alternativa: eliminare le navi da S. Marco; salvaguardare la Marittima e quindi l'eccellenza mondiale crocieristica veneziana; salvaguardare l'efficienza del porto commerciale e industriale a Marghera eliminando le interferenze tra traffico merci e passeggeri; identificare una soluzione con impatti minimali sulla laguna. I due enti hanno evidenziato inoltre che il progetto risponde positivamente alle esigenze che erano state segnalate nell'indirizzo del Comitatone dell'8 agosto 2014 oltreché alla comparazione di ulteriore alternative auspicate dall'ordine del giorno del Senato del 6 febbraio 2014.
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- La realizzazione del nuovo canale, che dovrebbe durare 20 mesi, avrà un costo totale di 140 milioni di euro.
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- Comune e Autorità Portuale hanno precisato che il nuovo progetto sarà inviato alla Regione Veneto e al Ministero della Infrastrutture e dei Trasporti per il proseguo della realizzazione ai sensi della legge 443/2001 (Legge Obiettivo) tenuto conto che il nuovo raccordo rientra tra gli “interventi per la sicurezza dei traffici delle grandi navi nella laguna di Venezia” previsti nel Piano Infrastrutture Strategiche 2014.
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- «Ora - ha commentato il sindaco Brugnaro - aspettiamo, dalla legge di stabilità, che il governo ci dia un segnale chiaro riconoscendo la nostra specialità. Noi, da parte nostra, vogliamo salvaguardare cinquemila posti di lavoro, rilanciare la nostra economia e con essa Porto Marghera, e ricordare al governo che Venezia è un'Expo vivente, che può dare molto all'Italia e a tutta l'Europa».
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