- Parte oggi dal terminal veneziano delle Autostrade del Mare di Fusina, a Porto Marghera, il primo treno dal porto lagunare per Francoforte per il trasporto di trailer (camion senza motrice) via Brennero fino ai mercati dell'Europa Centrale. L'avvio del servizio con un primo treno lungo oltre 500 metri che porta 13 carri (per 26 trailer), avviene a soli tre giorni dal collaudo del revamping della linea ferroviaria per Fusina, inutilizzata dagli anni '70 quando veniva adoperata per trasportare alluminio e bauxite.
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- Il treno, organizzato e commercializzato dalle società Kombiverkehr e commissionato dalla società di autotrasporto greco-tedesca Thomaidis GmbH, raccoglie le merci a Francoforte e parte via Brennero il venerdì per Venezia (Fusina) dove scarica e ricarica le merci con destinazione Grecia. Da lì i trailer sono imbarcati su navi ro-ro del gruppo Grimaldi il quale opera un servizio diretto, con frequenza trisettimanale, tra Venezia e Patrasso. Le due navi impiegate dal gruppo partenopeo sulla linea hanno ciascuna una capacità di circa 220 trailer. Di ritorno, le merci provenienti dalla Grecia e sbarcate a Fusina dalle navi del gruppo armatoriale sono caricate, il sabato, sul treno con destinazione la Germania e da lì verso altre località nordeuropee.
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- L'obiettivo è di raddoppiare a breve l'attuale frequenza settimanale del servizio sfruttando la velocità di un collegamento che in soli tre giorni consegna le merci direttamente sui mercati di riferimento.
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- L'Autorità Portuale di Venezia ha evidenziato che con l'iniziativa Porto Marghera ricomincia a sfruttare il patrimonio infrastrutturale di 135 chilometri di ferrovie, 40 chilometri di strade, sette chilometri di fibra ottica, 12 chilometri di banchine operative accumulato in cento anni di storia e rimasto inutilizzato per decenni.
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- «Il nuovo collegamento - ha rilevato il presidente dell'ente portuale, Paolo Costa - sfrutta la geografia vincente dello scalo veneziano a beneficio dell'intero Nordest, dell'Italia e dell'Europa. Il mercato dell'intermodale puro (nave più treno) ha un enorme potenziale che oggi sfrutta i trailer trasportati dalle navi ro-ro e che domani si accompagnerà con l'inoltro via ferrovia anche dei container. Un potenziale che si esprimerà completamente una volta realizzato il sistema portuale offshore-onshore che ridarà a Venezia l'accessibilità nautica di cui ha bisogno e l'efficienza che l'Italia e le imprese del nordest reclamano».
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- «Il collegamento intermodale Francoforte - Venezia - Patrasso - ha sottolineato il corporate commercial director Short Sea Shipping del gruppo Grimaldi, Guido Grimaldi - è un esempio di best practice in ambito paneuropeo. Attraverso questa iniziativa le società di trasporto europee e non potranno usufruire di un servizio di trasporto veloce, puntuale, economico, sicuro, nonché ambientalmente compatibile tra il cuore dell'Europa e il Mediterraneo Orientale, via lo scalo di Marghera, grazie all'utilizzo di due navi ro-ro la cui capacità di carico ha rivoluzionato il traffico merci rotabili sulle tratte adriatiche Italia-Grecia. Essendo il servizio dedicato esclusivamente al traffico merci - ha precisato Guido Grimaldi - non sarà soggetto a limitazioni di capacità di carico nella stagione estiva, che sono tipiche di navi miste merci/passeggeri, e permetterà di accelerare quel processo di “trailerizzazione” che il nostro gruppo sta portando avanti negli ultimi anni».
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- Gianfranco Zoletto e Maurizio Boschiero, presidente e amministratore delegato di Venice Ro-Port Mos, la società che gestisce il terminal intermodale di Fusina, hanno evidenziato che oggi il terminal «completa la sua prima fase di avviamento con l'attivazione della linea ferroviaria e l'operatività di quello scambio intermodale che lo rende un unicum in Italia ed una piattaforma efficiente e interessante per i grandi operatori della logistica. L'arrivo del treno - hanno osservato Zoletto e Boschiero - consente di avviare quel processo di creazione di nuove rotte che, sfruttando le economie date dalla combinazione ferro-gomma-nave, apre per Venezia e il Nordest nuovi mercati».
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