- Dal 24 al 27 maggio prossimi nella Base Navale della Spezia si terrà “Seafuture & Maritime Technologies 2016”, quinta edizione dell'evento di rilevanza internazionale che si pone come piattaforma di business e confronto tecnico-scientifico tra i big player dell'economia del mare, la Marina Militare e le piccole e medie imprese ed ha l'obiettivo di attivare e implementare tutte le relazioni ed interconnessioni tra imprese che hanno il mare come core business: cantieri, shipping, nautica, porti, Marine Militari estere, tecnologie del mare, ambiente e pesca.
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- «Seafuture & MT 2016 - ha spiegato oggi Cristiana Pagni, presidente di La Spezia EPS, azienda speciale della Camera di Commercio della Spezia - è un hub, cioè una piattaforma in grado di creare connessioni di business e sinergie tra big player nazionali ed internazionali, piccola-media impresa, mondo accademico e della ricerca, Marina Militare e Marine estere affinché l'innovazione tecnologica e la tutela dell'ambiente diventino il motore per il consolidamento di una rinnovata economia sostenibile del mare. Gli obiettivi principali sono: favorire la sinergia e le interconnessioni tra gli stakeholders e le istituzioni che a tutti i livelli si occupano di competitività, safety & security nel quadro della politica marittima integrata dell'Unione europea; fare dell'economia del mare, che oggi rappresenta circa 32,6 miliardi di euro del Pil italiano, un volano per il nostro sistema Paese; offrire alla PMI un terreno fertile per stringere accordi che consentano loro di crescere in termini di alleanze, strutture, condivisione di strategie e di tecnologie per arrivare ad ampliare le quote di mercato di tutta la filiera del settore».
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- L'ammiraglio Roberto Camerini, comandante marittimo Nord della Marina Militare Italiana, ha sottolineato che l'edizione di quest'anno rappresenta un «salto di qualità per la manifestazione che diventa un modo per fare sistema Paese. L'obiettivo - ha precisato - è quello di mettere intorno ad un tavolo tutti gli attori che ruotano intorno all'economia del mare. La Marina Militare dove c'è la possibilità di far crescere la cultura della marittimità è presente. Tre - ha annunciato Camerini - i temi principali che la forza armata svilupperà durante il Sea Future 2016: nuove tecnologie, refitting, Dual Use».
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- L'ammiraglio ha evidenziato la qualità della produzione della cantieristica italiana: «le navi dismesse dalla Marina Militare - ha rilevato Camerini - rappresentano un buon affare per le marine estere più piccole perché sono garanzia di affidabilità nel tempo in quanto progettate e costruite in Italia dove la cantieristica ed il suo indotto sono espressione di altissimo livello di tecnologia e innovazione, manifesto del Made in Italy nel mondo».
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- «Seafuture - ha osservato Lorenzo Forcieri, presidente dell'Autorità Portuale della Spezia e del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine (DLTM) - può lanciare un messaggio di speranza al Paese perché esprime bene le nostre potenzialità in termini di sviluppo, innovazione e competitività. Questa quinta edizione vuole mettere a sistema tutte le eccellenze italiane legate al mare in particolare la ricerca scientifica e tecnologica che tanto può contribuire ad aumentare la nostra competitività. Se accresciamo la nostra capacità di fare sistema possiamo rivendicare il ruolo strategico che l'Italia ricopre nel Mediterraneo, non solo grazie alle operazioni di solidarietà internazionale e di difesa dei confini dell'Unione Europea, ma anche per la sua forza economica».
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