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CSAV, MOL, NYK e WWL/EUKOR specificano che le multe dell'UE non avranno un impatto sui previsti risultati finanziari
Già predisposti accantonamenti. “K” Line registrerà la sanzione quale perdita straordinaria nell'anno fiscale che terminerà il prossimo mese
22 febbraio 2018
La cilena CSAV, le giapponesi “K” Line, MOL e NYK e la norvegese-svedese WWL con la sua filiale sudcoreana EUKOR, cinque compagnie di navigazione che sono tra i principali vettori marittimi mondiali nel segmento del trasporto di autovetture, hanno specificato quale sarà l'impatto sui loro risultati delle multe che ieri la Commissione Europea ha inflitto alle società in quanto hanno posto in atto intese che hanno violato le normative antitrust dell'UE ( del 21 febbraio 2018).
Tutte le compagnie hanno evidenziato che quelle denunciate dalla Commissione Europea sono pratiche appartenenti al passato (l'accusa è quella di aver posto in atto il cartello nel periodo ottobre 2006 - settembre 2012) e, porgendo le loro scuse alla clientela, hanno assicurato che le rispettive attività si svolgono ora nel pieno rispetto delle normative e hanno garantito il loro massimo impegno affinché situazioni di questo genere non si verifichino in futuro. Inoltre CSAV, “K” Line, MOL, NYK e WWL/EUKOR hanno sottolineato di aver prestato piena collaborazione nel corso delle indagini svolte dalla Commissione.
In particolare, Mitsui O.S.K. Lines (MOL) ha confermato di aver pienamente collaborato con la Commissione UE e di aver ottenuto la piena immunità. Compañía Sud Americana de Vapores (CSAV) e Wallenius Wilhelmsen Logistics (WWL)/EUKOR Car Carriers hanno specificato di aver già effettuato prudenzialmente accantonamenti in vista di eventuali multe inflitte dalla Commissione e che pertanto le sanzioni non avranno un impatto sulle performance economiche aziendali. Kawasaki Kisen Kaisha (“K” Line) ha reso noto che la multa di 39,10 milioni di euro sarà registrata quale perdita straordinaria nell'anno fiscale 2017 che avrà termine alla fine del prossimo mese. Nippon Yusen Kaisha (NYK), cui è stata inflitta una multa di 141,82 milioni di euro, ha precisato di aver predisposto accantonamenti pari a 19,6 miliardi di yen (148 milioni di euro) nel bilancio relativo ai primi nove mesi dell'anno fiscale 2017 e che quindi la sanzione non avrà un impatto sui risultati previsto per l'intero anno fiscale che si concluderà il prossimo 31 marzo.
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