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Lo scorso anno il porto di Livorno ha movimentato 33,7 milioni di tonnellate di merci (+2,7%)
Nei porti del Tirreno Settentrionale il traffico è stato di 41,1 milioni di tonnellate. Presentato il progetto europeo Gramas per la previsione e la gestione dell'insabbiamento dei porti
22 marzo 2018
Lo scorso anno il porto di Livorno ha movimentato 33,7 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del +2,7% rispetto a 32,8 milioni di tonnellate nell'anno precedente. L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha reso noto che complessivamente lo scorso anno gli scali portuali amministrati dall'ente, ovvero Livorno, Piombino, Capraia Isola, Portoferraio, Rio Marina e Cavo, hanno movimentato quasi 41,1 milioni di tonnellate di carichi registrando una sostanziale tenuta dei traffici rispetto al 2016.
Sostanziale tenuta - ha specificato l'AdSP - che è stata determinata in buona parte dal traffico dei rotabili che si conferma un vero caposaldo per l'intero sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale e che è ammontato ad oltre 20,4 milioni di tonnellate (+7,4%). Nel solo porto di Livorno i rotabili sono stati oltre 14,4 milioni di tonnellate (+16,2%) per un totale di più di 450mila mezzi commerciali movimentati (+15%), nuovo record per lo scalo livornese.
L'ente portuale ha reso noto inoltre che relativamente al traffico dei container, che è presente solo nel porto di Livorno, il 2017 si è concluso con una lieve flessione rispetto all'anno record del 2016 quando il traffico aveva raggiunto quota 9,2 milioni di tonnellate con una movimentazione di contenitori pari a 800.475 teu. L'AdSP ha specificato che la diminuzione è da imputare al decremento del traffico di trasbordo. In calo (-1,3%) anche la movimentazione di container vuoti, mentre i contenitori pieni sono cresciuti del +1,3%.
Lo scorso anno nel porto di Livorno la movimentazione di auto nuove di fabbrica ha segnato un nuovo record superando per la prima volta la soglia delle 600mila unità movimentate (+10%). In calo, invece la movimentazione dei prodotti forestali nello scalo labronico che si è attestata a 1,58 milioni di tonnellate (-16,8%).
Complessivamente nel 2017 i porti del sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale hanno registrato un traffico di quasi nove milioni di passeggeri dei traghetti e 734.499 crocieristi, per un totale di 9,7 milioni di passeggeri (+1,3%). In questo settore Piombino ha totalizzato 3,3 milioni di passeggeri dei traghetti (+4,2%) e 5.895 crocieristi. A Livorno i passeggeri dei traghetti sono stati 2,5 milioni, volume di traffico analogo a quello del 2016, e i crocieristi poco meno di 700.000 rispetto a 808mila nel 2016. I porti di Portoferraio, Rio Marina e Cavo, nel loro insieme, hanno movimentato un traffico di 3,1 milioni di passeggeri dei traghetti e 29.824 crocieristi.
Nel 2017 le navi che hanno scalato complessivamente i porti dei sistema del Mar Tirreno Settentrionale sono state 36.128, con una flessione del -0,6% abbondantemente compensata dall'aumento della stazza lorda delle unità (+4,3%).
Intanto stamattina a Piombino è stato presentato il progetto europeo Gramas che coinvolge i porti di Piombino, Livorno, Savona e Saint Tropez e il cui scopo è la creazione di un sistema di monitoraggio per la previsione e la gestione dell'insabbiamento dei porti che consenta di programmare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei fondali.
L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, che ha curato il progetto e ne è capofila, ha illustrato le attività previste per i prossimi due anni. Il modello di monitoraggio di cui verrà richiesto lo sviluppo, avvalendosi di apposite installazioni tecnologiche nei quattro porti (sensori e stazioni meteografiche), garantirà la riproduzione su mappe 3D dell'evoluzione dei fondali, producendo cartografie batimetriche sistematicamente aggiornate su mappe 3D e dati previsionali sui fenomeni newtoniani capaci di interferire sulle variazioni dei livelli d'acqua dei bacini portuali. Questo consentirà ai porti coinvolti di predisporre immediati interventi di manutenzione.
Alla sperimentazione e validazione del sistema innovativo installato nei quattro porti farà seguito la definizione di un piano d'azione congiunto per la gestione del fenomeno dell'insabbiamento strutturale grazie al quale lo scambio di informazioni prodotte dal sistema verrà garantito anche oltre la fine del progetto e favorirà ulteriori azioni di cooperazione come ad esempio la possibilità di attivare altre soluzioni innovative a fabbisogni comuni sul tema del cambiamento climatico.
Il budget complessivo del progetto ammonta a oltre un milione di euro ed è finanziato al 100% dal programma transfrontaliero Italia-Francia Marittimo che mira a realizzare gli obiettivi della Strategia UE 2020 nell'area del Mediterraneo centro-settentrionale, promuovendo una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale ha precisato che il sistema di monitoraggio dei fondali finanziato con Gramas si integra pienamente nella piattaforma di monitoraggio e controllo MONI.C.A. (Monitoring and Control Architecture), implementata dalla Direzione Sviluppo, Programmi europei ed Innovazione dell'AdSP, importante fattore di competitività per i porti di sistema per la verifica in continuo delle condizioni operative degli scali e che potrà così crescere ulteriormente grazie ai finanziamenti europei ottenuti.
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