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Cagliari, l'area retrostante al container terminal del Porto Canale ospiterà la prima fase della Zona Franca
Approvato il Piano dell'Organico dei Lavoratori dei porti della Sardegna
21 dicembre 2018
Il Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ha deliberato ieri un adeguamento tecnico funzionale al Piano Regolatore Portuale del porto di Cagliari che consentirà, attraverso la rimodulazione della destinazione degli spazi retrostanti al container terminal del Porto Canale, l'operatività della prima fase della Zona Franca. Un'area individuata dal PRP per l'ampliamento del terminal contenitori verrà infatti riclassificata e delimitata per ospitare due palazzine (una per gli operatori e l'altra per le attività doganali) e tutte le infrastrutture idriche, elettriche e telematiche in funzione delle attività che opereranno in regime di fiscalità agevolata.
Il Comitato ha approvato anche il Piano dell'Organico dei Lavoratori dei Porti di Sistema 2019-2021 (imprese ex art. 16, 17 e 18 della legge 84/94), documento - ha specificato l'AdSP - che è stato elaborato su una rilevazione statistica sulle 26 imprese portuali sarde e che rappresenta una fotografia della situazione occupazionale negli scali dell'Autorità di Sistema Portuale e, grazie alla continua ed aggiornata analisi dei fabbisogni lavorativi in porto, costituisce la base per l'adozione di eventuali “Piani Operativi di Intervento per il lavoro portuale” che consentiranno, con la formazione professionale e la riqualificazione, la riconversione e ricollocazione del personale in altre mansioni o attività sempre legate all'ambito portuale.
Tra gli altri provvedimenti deliberati dal Comitato di gestione, è stato approvato il nuovo “Regolamento d'uso delle aree demaniali ricadenti nella circoscrizione dell'AdSP” che ha lo scopo do armonizzare, in ottica di sistema, le procedure di rilascio delle concessioni e di riscossione dei relativi canoni con l'acquisizione, a chiusura dell'iter, dei pareri degli enti competenti tramite SUAPE telematico regionale. Inoltre è stato dato parere favorevole al piano di strutturazione dell'organico dell'ente portuale che è stato avviato nel mese di luglio con le progressioni interne, la stabilizzazione del personale a tempo determinato e l'armonizzazione contrattuale.
«Abbiamo chiuso il 2018 - ha commentato il presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna, Massimo Deiana - con l'approvazione di quattro punti strategici per i porti di sistema. A partire dall'adeguamento tecnico funzionale del PRP sul Porto Canale, che consentirà finalmente l'attivazione della prima fase della Zona Franca, generatrice, insieme alla ZES, di nuova imprenditorialità e traffici merci per l'isola. Allo stesso tempo, grazie al nuovo regolamento sulle concessioni demaniali, che introduce iter più snelli e un'armonizzazione dei canoni, livellando, nel contempo, la riscossione tra nord e sud Sardegna, puntiamo a valorizzare e a sfruttare al meglio la redditività delle aree di nostra competenza, certi di attrarre nuovi investimenti e generare nuove forme di imprenditorialità».
Quanto al nuovo Piano sull'organico dei lavoratori delle imprese portuali, Deiana ha evidenziato che l'elaborato «ha consentito di scattare una prima foto sullo stato dell'arte del lavoro negli scali di sistema e di attivare un monitoraggio costante sulle dinamiche occupazionali e aziendali. Nel contempo - ha aggiunto - con la nuova Pianta Organica, abbiamo concluso la riorganizzazione interna all'AdSP ridisegnandola su una dimensione unica e regionale, con particolare attenzione alle professionalità esistenti e alle esigenze che deriveranno dalle nuove sfide, alcune delle quali già alle porte».
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