- Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna ha respinto il ricorso proposto dalla Sinergest Olbia del gruppo Onorato Armatori che, ritenendo impossibile determinare una convenienza tecnica ed economica per formulare l'offerta, aveva chiesto al TAR l'annullamento della gara d'appalto indetta il 20 aprile scorso dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna con cui sono stati aggiudicati i primi due lotti delle attività di servizio ai passeggeri nel porto di Olbia ( del 19 giugno 2020).
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- «Accogliamo con soddisfazione, ma non con sorpresa - ha affermato il presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna, Massimo Deiana - l'esito del giudizio cautelare del TAR e proseguiamo la nostra attività finalizzata a due principali priorità: assicurare piena continuità ai servizi ai passeggeri per i prossimi anni e garantire i livelli occupazionali in un contesto portuale fortemente messo alla prova dall'attuale periodo di crisi. Prendendo spunto dalla sentenza, che evidenzia il serio e corretto operare dell'AdSP - ha aggiunto Deiana - mi permetto di respingere ai mittenti le maldestre ed intollerabili affermazioni di chi, nei giorni scorsi, si è permesso di definire il nostro ente un “carrozzone politico”, ispirato da chissà quale intento di demolizione del ruolo chiave del porto di Olbia. Lo scalo dell'Isola Bianca è stato, è e rimane il principale gate portuale d'accesso all'isola ed è altresì principale obiettivo, mio e dell'ente che rappresento, assicurare questa leadership anche per il futuro. Non posso permettere a nessuno di screditare con insinuazioni di bassa lega la correttezza dell'operato e degli intenti dell'ente mancando di rispetto anche all'intenso lavoro delle donne e degli uomini che, quotidianamente, si impegnano per garantirne l'operatività tecnica e commerciale. Così come - ha concluso Deiana - non mi sono mai permesso di entrare nel merito delle scelte commerciali che hanno indotto la Sinergest a non presentare le proprie offerte. Scelte, queste, che, semmai, dovranno essere rimesse al giudizio dei lavoratori, della comunità portuale e della stessa cittadinanza».
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