- Il bilancio di previsione per il 2021 dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, approvato oggi dal Comitato di gestione dell'ente, prevede, rispetto a quanto preventivato per il 2020, dieci milioni in meno di entrate e un taglio di 40 milioni sulla spesa per acquisti di beni e servizi. In particolare, le entrate previste ammontano a poco più di 50 milioni di euro e le uscite a circa 110 milioni rispetto agli oltre 152 milioni fissati per l'anno in corso.
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- L'ente portuale ha precisato che si tratta di riduzioni che, comunque, non minano la “salute” finanziaria dell'AdSP che consentirà, già dal prossimo anno, di iniettare sul mercato risorse pari a circa 60 milioni di euro da destinare alla realizzazione di opere di grande infrastrutturazione portuale e ad interventi di manutenzione straordinaria su aree e beni demaniali. Importo questo - ha specificato l'authority - che nel Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2020-2022, approvato sempre oggi dal Comitato di gestione, si aggiunge agli oltre 33 milioni di euro programmati per l'anno in corso e ai circa 85 per il 2022. Un potenziale di investimenti in opere, pari ad oltre 181 milioni di euro, che riguarderà, tra gli interventi più consistenti, il completamento dell'infrastrutturazione del Porto Canale di Cagliari (sia per la cantieristica sia per la creazione del terminal ro-ro), dragaggi, travel lift e riqualificazione del mercato ittico nello scalo di Porto Torres, manutenzioni nei porti del nord e fase preliminare per il dragaggio nel golfo di Olbia.
- «Quello approvato oggi - ha evidenziato il presidente dell'AdSP, Massimo Deiana - è un bilancio a tinte fosche e, spiace ammettere, innaturalmente compresso da provvedimenti di legge totalmente anacronistici ed ottusi se rapportati ad un momento, quale quello attuale, in cui è necessaria un'iniezione economica e vitale al sistema. Nonostante ciò, con un lavoro certosino della nostra Direzione Amministrazione e Bilancio, siamo riusciti, con quella virtuosità riconosciuta al nostro ente a livello nazionale, a programmare 60 milioni di investimenti per opere che, nel triennio 2020-2022, ci porteranno ad oltre 181 milioni di interventi complessivi. Importo che consentirà di completare importanti opere di infrastrutturazione in corso e porre le basi per altre ulteriormente strategiche».
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- Tra i dodici punti all'ordine del giorno della riunione odierna, anche la fissazione del numero di imprese portuali autorizzate ad operare il 2021 ed il parere favorevole al rilascio alla società Grendi dell'autorizzazione a svolgere, nel porto di Golfo Aranci e per la durata di quattro anni, operazioni portuali in conto proprio ed in conto terzi.
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