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ALIS, scellerato lo sciopero del trasporto nei porti e nelle piattaforme logistiche della Liguria
Di Caterina: è inopportuno e un vero e proprio attentato alla ripartenza
11 giugno 2021
L'Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile (ALIS) ha manifestato disapprovazione per l'astensione dal lavoro delle attività di autotrasporto a servizio del settore logistico della Liguria proclamata per il periodo tra il 15 e il 19 giugno prossimi. «Abbiamo appreso - ha spiegato il vice presidente dell'associazione, Marcello Di Caterina - dello sciopero dell'autotrasporto nei porti e nelle piattaforme logistiche della Liguria, promosso da alcune sigle associative che evidentemente non intendono fare gli interessi del settore e del Paese in una fase socio-economica così delicata. Come ALIS - ha affermato Di Caterina - ci dissociamo completamente da questo blocco, che riteniamo essere inopportuno e un vero e proprio attentato alla ripartenza, proprio in un momento storico in cui il tessuto imprenditoriale e l'intero sistema produttivo nazionale hanno assolutamente bisogno di lavorare e riprendere le proprie attività».
Il vice presidente di ALIS ha precisato che la disapprovazione dell'associazione non è per le ragioni del contendere: «siamo ben consapevoli - ha specificato - dei forti disagi e rallentamenti causati dai continui cantieri autostradali in Liguria all'intero comparto del trasporto, e all'autotrasporto in particolare, e ALIS ritiene che essi vadano assolutamente risolti in tempi certi e rapidi, garantendo allo stesso tempo misure concrete di indennizzo per i danni subiti dalle aziende di autotrasporto. Non possiamo però sottovalutare - ha sottolineato Di Caterina - gli enormi danni che la paralisi di scali così importanti, come appunto quelli liguri, causerebbe tanto al trasporto merci, con le ulteriori conseguenze derivanti dalla mancanza di approvvigionamento di beni e merci di prima necessità (tra cui anche prodotti alimentari e farmaceutici), quanto al trasporto passeggeri, considerando anche il flusso di utenti da e verso le isole. I danni - ha rilevato - sarebbero quindi enormi e pericolosi per l'intera economia nazionale, per le aziende di trasporto che non si sono mai fermate durante tutta l'emergenza nonché per un settore strategico, come quello del turismo, che aspettava da tempo segnali di ripresa e che non può permettersi ora di interrompere collegamenti e servizi connessi».
Il vice presidente di ALIS ha espresso la convinzione che «i problemi reali del settore e dell'intero Paese non possano essere risolti con minacce e blocchi, ma vadano invece affrontati con un serio confronto e con il dialogo istituzionale, specialmente in questa fase in cui il governo stesso è impegnato nella progettazione e nella destinazione, anche in termini di sostegno alle aziende di trasporto e di ammodernamento ed efficientamento delle infrastrutture, delle risorse del PNRR. Facciamo quindi appello - ha concluso Di Caterina - al senso di responsabilità degli autotrasportatori, nonché al governo, alle autorità regionali e locali e alle forze dell'ordine affinché si faccia il possibile per impedire un simile scellerato sciopero e i conseguenti danni per il comparto».
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