- In occasione dell'odierna audizione presso la Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera, in relazione all'esame congiunto delle proposte di legge in materia di continuità territoriale con la Sardegna, la Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), per voce del presidente della Commissione Navigazione a Corto Raggio dell'associazione, Guido Grimaldi, ha specificato che, in merito alle due proposte di legge, «non possiamo che non essere d'accordo circa il criterio espresso della solvibilità dell'armatore europeo che acquisisce il contratto di servizio pubblico, in quanto quest'ultimo deve garantirne il rispetto nella forma e nel contenuto in ogni sua parte; come non possiamo non condividere - ha precisato Grimaldi - la possibilità di inserire gli stakeholder nella conferenza dei servizi al fine di avere sempre un loro costruttivo, utile e necessario contributo, visto che questi ultimi rappresentano il mercato».
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- «In merito all'impiego di navi non superiori ai 18 anni di età, riportato da entrambe le proposte di legge - ha proseguito Grimaldi - è opportuno ricordare che ancora oggi, vengono impiegate in Sardegna navi di età superiore ai 50 anni: pertanto risulterebbe forse un po' esagerato richiedere tale limite per le linee in convenzione». La proposta di Confitarma è quindi di fissare il limite di 25 anni di età per le navi impiegate sulle linee in convenzione, con le navi tra i 20 ed i 25 anni di età che potrebbero presentare un certificato di idoneità rilasciato dal Port State Control o da un ente di certificazione internazionale che certifichi la loro idoneità dal punto di vista della sicurezza e della qualità del servizio.
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- Inoltre, secondo Confitarma, alcuni requisiti dei bandi come la frequenza o la velocità richieste talune volte risultano non necessari, eccessivi e addirittura in contraddizione con l'agenda nazionale ed europea in tema di sostenibilità e riduzione delle emissioni di CO2. «Si va addirittura - ha evidenziato Guido Grimaldi - nella direzione opposta, in quanto si richiedono agli armatori frequenze giornaliere su linee in cui potrebbe bastare un servizio trisettimanale». Anche per quanto riguarda la velocità di crociera, che su diversi bandi è richiesta pari a circa 22 nodi, per Confitarma si verrebbe a determinare un aumento di costo e un aumento più che proporzionale di emissioni nocive, mentre queste linee potrebbero essere servite anche con una velocità pari a non più di 19,5 nodi.
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- Ricordando che «oggi il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, seppur in ritardo ha predisposto dei bandi per i quali sono stati già identificati degli aggiudicatari come, ad esempio, nel caso delle linee per le Tremiti e la Napoli-Cagliari-Palermo, mentre per altre linee dai bandi non si è giunti all'aggiudicazione, come per la Genova- Porto Torres, o addirittura la gara è andata deserta, come per la Civitavecchia-Cagliari-Arbatrax», Guido Grimaldi ha sottolineato che comunque «grazie al lavoro svolto dagli armatori italiani, il mercato non solo non è fallito ma, a differenza del passato, le linee Napoli-Palermo, Ravenna-Brindisi-Catania, Livorno-Cagliari e Genova-Olbia, sono state tutte garantite, servite in libero mercato e senza alcun contributo dello Stato. Ciò - ha specificato il rappresentante di Confitarma riferendosi alla precedente gestione delle rotte in convenzione affidate alla Tirrenia del gruppo Onorato Armatori - ha consentito un risparmio di circa 45 milioni di euro all'anno a fronte dei precedenti 72 milioni di euro all'anno erogati a favore di un solo operatore. Quest'enorme risparmio - ha rilevato Grimaldi - dovrebbe essere reinvestito in un modello misto per la continuità territoriale supportando gli autotrasportatori sardi o coloro che lavorano per la Sardegna attraverso contributi pari a 100 euro a camion imbarcato. Parte di questo risparmio potrebbe essere invece impiegato su linee non oggetto di convenzione, in quanto già con tariffe massime stabilite dal bando e, in parte, potrebbe essere destinato a cittadini sardi, forze dell'ordine, medici, operatori sanitari o categorie in difficoltà».
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- Nel corso dell'audizione il direttore generale di Confitarma, Luca Sisto, ha richiamato anche l'attenzione sull'importante ruolo svolto dalla flotta italiana dedicata ai traffici di cabotaggio di merci, in particolare di prodotti energetici, che contribuiscono ad assicurare la continuità “energetica” delle popolazioni e delle attività industriali isolane. «Questi servizi, a seguito della liberalizzazione operata a livello comunitario - ha ricordato Sisto - da tempo sono esposti alla concorrenza di operatori esteri che spesso usufruiscono di vantaggi economici e operativi concessi dai rispettivi paesi. Tale situazione - ha denunciato - sta mettendo in seria crisi la competitività delle imprese italiane del settore dell'approvvigionamento energetico che rappresenta un asset strategico importante per il Paese. Occorre quindi che il legislatore apra al più presto una riflessione sul tema al fine di identificare gli strumenti più adatti, ad esempio in Francia una quota di questi traffici è riservata agli operatori nazionali, per affrontare la situazione».
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