- L'Associazione dei Porti Italiani (Assoporti), assieme a tutte le Autorità di Sistema Portuale, ha avviato il progetto “Women in Transport. The challenge for Italian Ports” per ribadire l'impegno nella lotta contro le disuguaglianze di genere, in linea con gli obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite nonché con le priorità dell'Unione Europea e del PNRR. A pochi mesi dall'avvio dell'iniziativa, infatti, è stato redatto un primo documento che è stato sottoscritto la scorsa settimana in sede di assemblea degli associati di Assoporti.
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- Si tratta di un Patto per la Parità di Genere che, dopo l'adesione della totalità delle AdSP, sarà esteso alle imprese portuali e ai concessionari con la presentazione anche nelle opportune sedi di incontro con il cluster e la parti sociali. Lo scopo del Patto è quello di migliorare le condizioni di lavoro femminile, di valorizzare le attività svolte dalla componente in questione e di definire politiche aziendali che coinvolgano tutti i livelli dell'organizzazione. Ciò al fine di sensibilizzare, formare e comunicare con tutte le lavoratrici e i lavoratori per consentire parità di trattamento, pari rappresentanza e la generale promozione di ambienti di lavoro che favoriscano la piena collaborazione per sconfiggere le disuguaglianze.
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- in questa fase di transizione, anche ma non solo digitale, del lavoro portuale. Per questo motivo, la consueta iniziativa congiunta dei porti italiani, Italian Port Days - Opening Port Life and Culture to People (già accreditata dalla Commissione Europea - EMD In My Country) ospiterà eventi in tutta Italia dedicati alla parità di genere, con l'illustrazione dei contenuti del Patto da parte di rappresentanti femminili del mondo portuale. Gli eventi di Italian Port Days, che quest'anno sono dedicati alla sostenibilità sociale, si terranno tra settembre e ottobre prossimi con il focus per la Parità di Genere che avrà luogo il 4 ottobre.
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- Dopo la sottoscrizione il Patto è stato inviato al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, e segnalato allo stesso in occasione della scorsa riunione della Conferenza Nazionale di Coordinamento delle AdSP. «Sono - ha dichiarato il ministro in tale occasione - particolarmente contento di questo progetto, che risponde all'esigenza di rendere anche il fondamentale settore portuale più equo e inclusivo in un'ottica di genere. Si tratta di un passo importante che denota la sensibilità di Assoporti per rendere più paritario un settore in cui prevale la presenza maschile e che va nella direzione auspicata dall'Agenda 2030 dell'Onu e delle direttrici europee del Next Generation. EU. Colgo l'occasione per rinnovare il mio impegno personale, affinché questo approccio venga al più presto adottato da tutte le società e gli enti che operano con il Ministero».
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- In occasione dell'avvio del progetto il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, ha evidenziato come «la portualità svolga un servizio essenziale per il Paese e - ha aggiunto - mai come prima questo è stato evidente come nelle fasi più difficili dell'emergenza sanitaria. Diventa quindi altrettanto essenziale per questo settore, in profonda trasformazione, essere protagonista anche nella lotta contro le disuguaglianze. Con le AdSP abbiamo lavorato di squadra, giungendo a questo documento che fornisce le linee guida per le azioni concrete che saranno messe in atto. Lavoreremo a stretto contatto con tutto il cluster e con le parti sociali per raggiungere gli obiettivi presenti nel Patto».
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