Il consorzio con capofila Webuild e composto da Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra, si è aggiudicato per un valore complessivo a base d'asta di 928 milioni di euro la realizzazione della prima fase della Nuova Diga Foranea del porto di Genova. Commissionata dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, l'opera rientra nel programma straordinario per la ripresa del porto di Genova, sarà cofinanziata dal governo con risorse del Fondo complementare al PNRR e potrà beneficiare del Decreto Aiuti. Alla procedura negoziata per la realizzazione dell'opera ha partecipato, oltre al consorzio guidato da Webuild, il raggruppamento di imprese formato da Gavio, Caltagirone, Acciona e RCM
( del
27 luglio 2022).
Webuild, che partecipa al consorzio realizzatore con una quota pari al 40%, ha reso noto che per la sua realizzazione saranno occupate più di mille persone, tra diretti e terzi. L'azienda ha evidenziato che la Nuova Diga Foranea sarà un'opera unica al mondo per la complessità ingegneristica, sia per le dimensioni che per la realizzazione offshore, cioè totalmente in mare aperto a circa 450 metri oltre l'attuale diga foranea, senza che vengano interrotte le attività portuali. Poggerà su fondali a profondità variabile fino a -50 metri, la profondità maggiore al mondo mai sperimentata per una diga foranea, ed avrà uno sviluppo complessivo di 6,2 chilometri, di cui poco più di quattro chilometri inclusi nei cosiddetti lavori di Fase A. Per la Fase A, attualmente finanziata, che riguarda la realizzazione di 4.125 metri della diga, è previsto un basamento realizzato a -50 metri di profondità mediante l'impiego di sette milioni di tonnellate di materiale roccioso, su cui verranno posizionati elementi prefabbricati in cemento armato composti da circa 100 cassoni cellulari, di dimensioni fino a 33 metri di altezza, 35 metri di larghezza e 67 metri di lunghezza, ognuno equivalente in altezza ad un palazzo di dieci piani.
Annunciando l'aggiudicazione dell'opera, il presidente dell'Autorità di Sistema del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, ha specificato che i lavori partiranno «agli inizi del 2023, nel pieno rispetto dei tempi previsti dal PNRR, a valle del completamento della progettazione», e «termineranno entro la fine del 2026».