Chi, nel nuovo governo, si dovrà occupare di economia marittima e di porti? L'interrogativo, lecito dato che nel nuovo Consiglio dei ministri oltre al ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Matteo Salvini, siede anche il ministro per le Politiche del Mare e per il Sud, Nello Musumeci ( del 24 ottobre 2022), sembra essere risolto dalla nuova ripartizione delle funzioni e competenze che verrà discussa dal Consiglio dei ministri. Le competenze sull'economia marittima e sui porti, infatti, saranno direttamente in capo alla presidenza del Consiglio dei ministri, ovvero a Giorgia Meloni. È quello che si evince dall'articolo 12 della bozza del decreto legge sul riordino dei ministeri che sarà preso in esame dal governo. Competenze che prima dell'insediamento del nuovo governo erano attribuite al Ministero delle Infrastruttura e della Mobilità Sostenibili. Il provvedimento prevede che il presidente del Consiglio dei ministri coordini, indirizzi e promuova l'azione del governo con riferimento alle politiche del mare e prevede inoltre l'istituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri di un Comitato interministeriale per le politiche del mare che avrebbe il compito di assicurare il coordinamento e la definizione degli indirizzi strategici delle politiche del mare, tra cui la «valorizzazione delle vie del mare e sviluppo del sistema portuale». Se nei giorni scorsi la lotta per l'aggiudicazione di diverse competenze sull'economia marittimo-portuale sembrava potersi risolvere in un faccia a faccia tra Salvini e Musumeci, ora il confronto si prospetta sempre a due, ma tra un Salvini, che non perde giorno per occuparsi di temi di pertinenza della premier, e la capo del governo che, una volta di più con questa bozza di decreto, fa intendere che l'ultima, ma anche la penultima parola anche in materia di mare e porti sarà la sua e solo la sua.
ART. 12 (Funzioni in materia di coordinamento delle politiche del mare e istituzione del Comitato interministeriale per le politiche del mare) 1. Al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, dopo l'articolo 4 è inserito il seguente: «Art. 4-bis. – (Politiche del mare e istituzione del Comitato interministeriale per le politiche del mare) 1. Il Presidente del Consiglio dei ministri coordina, indirizza e promuove l'azione del Governo con riferimento alle politiche del mare.» 2. È istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il Comitato interministeriale di coordinamento delle politiche del mare (CIPOM), con il compito di assicurare il coordinamento e la definizione degli indirizzi strategici delle politiche del mare. 3. Il Comitato provvede alla elaborazione e approvazione del Piano del mare, con cadenza triennale, contenente gli indirizzi strategici in materia di: a) tutela e valorizzazione della risorsa mare dal punto di vista ecologico, ambientale, logistico, economico; b) valorizzazione economica del mare con particolare riferimento all'archeologia marittima, al turismo, alle iniziative a favore della pesca e dell'acquacoltura e dello sfruttamento delle risorse energetiche; c) valorizzazione delle vie del mare e sviluppo del sistema portuale; d) promozione e coordinamento delle politiche volte al miglioramento la continuità territoriale da e per le isole, al superamento degli svantaggi derivanti dalla condizione insulare e alla valorizzazione delle economie delle isole minori; e) promozione del sistema-mare nazionale a livello internazionale, in coerenza con le linee di indirizzo strategico in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese italiane; f) valorizzazione del demanio marittimo, con particolare riferimento alle concessioni balneari. 4. Il Comitato è presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri o dal Ministro delegato per le politiche del mare, ove nominato, ed è composto dalle Autorità delegate per le politiche europee, le politiche di coesione e il coordinamento del PNRR, ove nominati e dai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale, della difesa, dell'economia e delle finanze, delle imprese e del made in Italy, della agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell'ambiente e della sicurezza energetica, delle infrastrutture e dei trasporti, della cultura e del turismo. Al Comitato partecipano gli altri Ministri aventi competenza nelle materie oggetto delle tematiche poste all'ordine del giorno. I Ministri possono delegare a partecipare un vice Ministro o un Sottosegretario. 5. Alle riunioni del CIPOM, quando si trattano materie che interessano le regioni e le province autonome, partecipano il presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome o un presidente di regione o di provincia autonoma da lui delegato e, per i rispettivi ambiti di competenza, il presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani (ANCI) e il presidente dell'Unione delle province d'Italia (UPI). Può essere invitato a partecipare alle riunioni del Comitato, con funzione consultiva, ogni altro soggetto ritenuto utile alla completa rappresentazione degli interessi coinvolti e delle questioni trattate. Ai componenti e ai partecipanti del Comitato non spettano compensi, gettoni di presenza, rimborsi spese o altri emolumenti comunque denominati. 6. Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, o del Ministro delegato per le politiche del mare, ove nominato, è adottato il regolamento interno del Comitato, che ne disciplina il funzionamento. 7. Il Presidente convoca il Comitato, ne determina l'ordine del giorno, ne definisce le modalità di funzionamento e ne cura le attività propedeutiche e funzionali allo svolgimento dei lavori e all'attuazione delle deliberazioni. Il CIPOM garantisce adeguata pubblicità ai propri lavori. 8. Il Piano del mare, approvato dal CIPOM con cadenza triennale, è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Il tavolo interministeriale di coordinamento e il Comitato tecnico di cui agli articoli 6 e 7 del decreto legislativo 17 ottobre 2016, n. 201, garantiscono che i piani di gestione di cui all'articolo 5 del predetto decreto legislativo n. 201 del 2016 siano adottati in coerenza con il Piano del mare. 9. Il CIPOM monitora l'attuazione del Piano, lo aggiorna annualmente in funzione degli obiettivi conseguiti e delle priorità indicate anche in sede europea e adotta le iniziative idonee a superare eventuali ostacoli e ritardi. 10. Il Presidente del Consiglio dei ministri o un Ministro da lui delegato trasmette alle Camere, entro il 31 maggio di ogni anno, una relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano. 11. La Presidenza del Consiglio dei ministri assicura il supporto tecnico e organizzativo alle attività del Comitato. |
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