Filt Cgil sollecita la riattivazione del tavolo interministeriale sul Porto Canale di Cagliari, stante la necessità di individuare soluzioni per il container terminal dello scalo sardo dopo che all'inizio di questo mese la qatariana QTerminals ha comunicato all'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna di aver rinunciato a proseguire le proprie valutazioni sulla possibilità di gestire l'infrastruttura portuale
( del
4 novembre 2022).
«È urgente - ha sottolineato il segretario nazionale della Filt Cgil, Natale Colombo - la ripresa del tavolo di crisi interministeriale per trovare tutte quelle azioni utili ad individuare un soggetto imprenditoriale per il rilancio dell'infrastruttura e la piena occupazione dei lavoratori. La situazione - ha denunciato - è diventata critica, a seguito del recente rifiuto di QTerminals di non proseguire nel progetto che prevedeva la rilevazione della concessione demaniale marittima del compendio terminalistico contenitori». «Non c'è - ha aggiunto Colombo - tempo da perdere e né tantomeno possiamo aspettare perché oggi c'è il paracadute di Kalport, l'agenzia per il lavoro portuale di Cagliari. Il tempo scorre velocemente ed abbiamo il dovere di mettere in sicurezza i lavoratori ex CICT attraverso un rilancio concreto e rapido delle attività di transhipment dello scalo».
«Il tavolo interministeriale, che dovrà vedere anche la partecipazione degli enti locali, dell'AdSP del Mare di Sardegna, del Comune di Cagliari e della Regione Sardegna - ha evidenziato il dirigente nazionale della Filt Cgil - deve assolutamente mettere in campo tutte quelle strategie utili a superare rapidamente l'inimmaginabile posizione assunta da QTerminal. Confidiamo molto sulla convocazione che abbiamo già richiesto, unitariamente a Fit Cisl e Uiltrasporti, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy».