SEA Europe, l'associazione che rappresenta la cantieristica navale europea, e CLIA Europe, la sezione europea dell'associazione crocieristica internazionale Cruise Lines International Association, hanno chiesto all'Unione Europea di includere la costruzione di navi da crociera e le tecnologie marittime nella proposta di legge sull'industria a zero emissioni nette annunciata dalla Commissione Europea.
«Oggi - ha sottolineato il presidente della CLIA, Perfrancesco Vago, presentando la dichiarazione congiunta all'UE - le compagnie crocieristiche non solo forniscono una delle opzioni di vacanza più popolari tra i consumatori, ma stanno già collaborando anche con cantieri navali e fornitori di tecnologia marittima al fine di realizzare crociere a zero emissioni entro il 2050. Sono in corso progetti pilota per testare nuovi carburanti e soluzioni per la propulsione quali batterie, tecnologia a celle di combustibile, biocarburanti avanzati e carburanti sintetici. È ora che i responsabili politici e i governi europei collaborino con il settore delle tecnologie marittime. L'Europa ha l'opportunità di aprire la strada allo sviluppo tecnologico e all'eccellenza marittima a beneficio delle generazioni future».
«La costruzione di navi da crociera e l'integrazione di attrezzature e tecnologie avanzate a bordo di queste navi - ha aggiunto il presidente di SEA Europe, René Berkvens - è molto complessa e dimostra le capacità industriali in campo marittimo e il know-how dei cantieri navali europei e del settore delle attrezzature marittime. Queste capacità e questo know-how saranno essenziali non solo per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo, ma anche per consentire all'Europa di raggiungere altri obiettivi politici, ad esempio in termini di difesa, di economia blu o di transizione energetica, nonché per salvaguardare l'autonomia della strategia marittima europea».
CLIA e SEA Europe hanno ricordato che oltre il 93% delle navi delle compagnie crocieristiche mondiali sono costruite nei cantieri navali europei e che la costruzione di navi da crociera rappresenta circa l'80% del portafoglio ordini dei cantieri navali. Le due associazioni hanno evidenziato che le 62 navi da crociera ordinate ai cantieri navali europei per i prossimi cinque anni rappresentano oltre 40 miliardi di euro di investimenti diretti in Europa.
Invitando ad includere la costruzione di navi da crociera e le tecnologie marittime nella proposta di legge che sarà presentata dalla Commissione Europea, CLIA e SEA Europe hanno chiesto un accesso più rapido ai finanziamenti per la costruzione navale sostenibile e per la produzione di attrezzature marittime al fine di sostenere la leadership mondiale dell'Europa in questo settore. Inoltre hanno esortato ad ampliare il sostegno e gli incentivi per i programmi di retrofit e per la diffusione delle energie rinnovabili per il settore marittimo, hanno chiesto un programma dedicato al settore marittimo nell'ambito del “Pact for Skills” dell'UE, il programma incentrato sulla formazione e l'acquisizione di competenze professionali, affinché le competenze rimangano in Europa, e hanno invitato a porre il settore marittimo al centro della strategia digitale dell'UE.