La compagnia di navigazione containerizzata tedesca Hapag-Lloyd
non avanzerà una controfferta per l'acquisizione della
società terminalista HHLA per competere con quella presentata
dal gruppo armatoriale elvetico Mediterranean Shipping Company
(
del
13
e
13
settembre 2023). Lo ha assicurato l'amministratore delegato della
Hapag-Lloyd, Rolf Habben Jansen, all'agenzia di stampa “Reuters”,
affermando che tuttavia potrebbe essere ridotto il volume di
traffico dei container che le navi della compagnia movimentano da e
per il porto di Amburgo, scalo dove è concentrata la gran
parte dell'attività della HHLA.
Hapag-Lloyd è partner della connazionale HHLA nella HHLA
Container Terminal Altenwerder, la società che gestisce
l'omonimo terminal per contenitori nel porto tedesco, azienda che è
partecipata al 74,9% da HHLA e al 25,1% da Hapag-Lloyd.
Alla “Reuters” Habben Jansen ha dichiarato che
Hapag-Lloyd non presenterà un'offerta alternativa a quella
della MSC, che è volta ad acquistare tutte le oltre 75
milioni di azioni di classe A della HHLA al prezzo unitario di 16,75
euro, per un investimento complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro,
ma ha specificato che Hapag-Lloyd potrebbe ridurre il proprio volume
di traffico movimentato nel porto di Amburgo di circa il 70-80%
rispetto al volume attuale.
Rolf Habben Jansen ha affermato che se l'accordo MSC-HHLA andrà
in porto, ciò potrebbe mutare le dinamiche competitive nel
porto di Amburgo. «Ritengo - ha sostenuto - che il volume che
può essere movimentato ad Amburgo abbia un suo limite»
ed ha rilevato che lo scalo di Amburgo presenta alcuni svantaggi dal
punto di vista geografico rispetto al porto concorrente di
Wilhelmshaven. Ricordiamo che ad aprile 2022 Hapag-Lloyd ha portato
a termine l'acquisizione del 30% del capitale di Container Terminal
Wilhelmshaven, la società che gestisce il terminal per
contenitori del porto di Wilhelmshaven
(
del 28
settembre 2021 e 29
aprile 2022).