L'associazione degli armatori europei ECSA è parzialmente
soddisfatta per il voto favorevole del Parlamento europeo alla
proposta di riduzione delle emissioni di anidride carbonica prodotte
dall'autotrasporto
(
del
21
novembre 2023). Se l'European Community Shipowners' Association
ha apprezzato il no all'applicazione ai camion del Fattore di
Correzione del Carbonio (CFF), che ad avviso dell'associazione
avrebbe l'effetto di aumentare artificialmente la domanda di
biocarburanti e di carburanti rinnovabili di origine non biologica
per i camion, l'ECSA lamenta che la proposta avanzata dal Parlamento
UE di ampliare la definizione di carburanti climaticamente neutri
per i camion e l'introduzione di ulteriori incentivi per i camion,
che per l'associazione non sarebbero necessari, avrebbe l'effetto di
sottrarre combustibili puliti al settore del trasporto marittimo.
«I combustibili rinnovabili sostenibili e scalabili - ha
sottolineato il segretario generale dell'ECSA, Sotiris Raptis - sono
essenziali per decarbonizzare l'industria dello shipping, ma
l'attuale mancanza della loro disponibilità rischia di
bloccare la decarbonizzazione del settore. Per raggiungere
l'obiettivo di 1,5° C dell'Accordo di Parigi - ha evidenziato
Raptis - è necessario uno sforzo immenso per rendere
disponibili combustibili puliti e convenienti per il trasporto
marittimo. Esortiamo pertanto il Consiglio e il Parlamento ad
opporsi a qualsiasi ulteriore incentivo non necessario nei negoziati
del trilogo per gli standard per la CO2 dei camion».