Oggi, con 445 voti favorevoli, 152 contrari e 30 astensioni, il
Parlamento europeo ha adottato la propria posizione sulla proposta
legislativa per stabilire norme in materia di CO2 per gli
autoveicoli pesanti presentata lo scorso 14 febbraio dalla
Commissione Europea. Nel testo gli eurodeputati chiedono nuovi
obiettivi di riduzione delle emissioni di anidride carbonica dei
camion medi e pesanti e degli autobus. Gli obiettivi proposti
consistono in una riduzione del 45% delle emissioni per il periodo
2030-2034, del 65% per il 2035-2039 e del 90% a partire dal 2040.
Inoltre il testo accoglie la proposta della Commissione di
autorizzare l'immatricolazione solo di nuovi autobus urbani a zero
emissioni a partire dal 2030 e propone un'esenzione temporanea sino
al 2035, in determinate condizioni, per gli autobus urbani
alimentati a biometano.
Il testo approvato oggi dal Parlamento europeo non soddisfa
affatto Transport & Environment (T&E), l'organizzazione che
promuove la riduzione dell'impatto ambientale dei trasporti, secondo
cui con il loro via libera «gli eurodeputati lanciano
un'ancora di salvezza all'industria petrolifera sostenendo la
scappatoia dei biocarburanti per i camion», biocarburanti ed
efuels - ha spiegato T&E - «ammessi nella normativa per la
decarbonizzazione dei mezzi pesanti indebolendo di fatto gli
obiettivi di riduzione delle emissioni per i camion. Con una
maggioranza di soli sette voti - ha denunciato l'organizzazione - i
deputati hanno votato per consentire che i camion alimentati con i
carburanti sintetici e persino con biocarburanti più
insostenibili, come l'olio di palma e la soia, siano considerati
“neutri” dal punto di vista climatico e delle
emissioni».
«I biocarburanti e gli efuels - ha sottolineato il
responsabile Trasporto Merci di T&E, Fedor Unterlohner - non
decarbonizzeranno la logistica e i veicoli pesanti. Piuttosto
consentiranno di vendere il maggior numero possibile di camion
diesel per i decenni a venire. Le compagnie petrolifere hanno
esercitato forti pressioni per ottenere questa scappatoia, al fine
di mantenere alta la domanda di idrocarburi. Chiediamo al Consiglio
di chiudere ogni varco a questa soluzione e respingere queste
pressioni».
«I giorni degli inquinanti camion diesel - ha rilevato
Unterlohner - sono contati. Gli eurodeputati e i governi concordano
sul fatto che quasi tutte le vendite di mezzi pesanti “fossili”
dovranno terminare entro il 2040. Ora i negoziatori dovrebbero
respingere la scappatoia prevista per i carburanti alternativi e
finalizzare la legge senza ritardi, in modo che l'industria possa
investire con certezza nella produzione di autocarri a emissioni
zero».
Il voto del Parlamento europeo non dovrebbe soddisfare
pienamente neppure l'associazione degli armatori europei ECSA che,
in vista del pronunciamento dell'assemblea di Strasburgo, giovedì
scorso aveva esortato l'UE a non ridurre la quota di combustibili
puliti disponibili per la decarbonizzazione del trasporto marittimo
(
del 16
novembre 2023).