
Ieri la sindaca di Genova, Silvia Salis, assieme al vicesindaco
Alessandro Terrile, ha incontrato i rappresentanti di Autorità
di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Confitarma,
Assarmatori, CLIA, Assagenti, Stazioni Marittime e Confindustria
Genova per un primo confronto sull'introduzione dell'addizionale
comunale sui diritti di imbarco, tassa contro la cui applicazione si
è schierato l'ente portuale che gestisce i porti di Genova e Savona
(
dell'
1
dicembre 2025).
A conclusione della riunione, Salis ha reso noto che «in
un clima di grande collaborazione si è deciso, di comune
accordo, di avviare un tavolo tecnico che consenta di approfondire
nel dettaglio le dinamiche applicative della misura, con l'obiettivo
di arrivare al più presto a una soluzione condivisa».
La sindaca ha specificato che anche la data di inizio di
applicazione dell'addizionale sarà condivisa nel tavolo
tecnico e, comunque, non coinciderà con l'inizio dell'anno.
Come già anticipato dalla giunta, il gettito stimato per il
2026 sarà limitato a 3,5 milioni, mentre a regime si conta di
arrivare a 5,7 milioni all'anno.
«A chi ha criticato questo provvedimento dal punto di
vista politico - ha concluso Salis - ricordiamo che il procedimento
per l'introduzione di questa addizionale era stato avviato
dall'amministrazione precedente. In ogni caso, come dimostrano anche
misure simili attivate in altre città portuali, siamo sicuri
che non comporterà alcuna riduzione dei traffici».