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TRASPORTO INTERMODALE
Ok dei ministri dei Trasporti dell'UE ad incentivi ai camion con la modifica della direttiva su dimensioni e pesi
L'autotrasporto - denunciano CER, ERFA, RFF, UIP, UIRR e UNIFE - può aspettarsi guadagni economici, ma la società dovrà attendere per una riduzione dell'impatto ambientale della logistica
Bruxelles
4 dicembre 2025
Oggi i ministri dei Trasporti dell'Unione Europea hanno adottato
una posizione del Consiglio per la modifica della direttiva n. 53
del 25 luglio 1996 su dimensioni e pesi autorizzati per camion,
autobus e pullman che operano nel traffico internazionale
includendovi incentivi per il settore dell'autotrasporto affinché
investa in tecnologie a emissioni zero, consentendo in particolare
la compensazione del peso aggiuntivo dovuto a tali tecnologie.
Inoltre, le modifiche consentirebbero l'utilizzo dei Sistemi
Modulari Europei (EMS), i veicoli pesanti che possono raggiungere
anche una lunghezza di 25 metri, tra i diversi Stati membri che ne
consentono l'uso. «Ciò - ha sottolineato il ministro
dei Trasporti danese, Thomas Danielsen - contribuirà a
promuovere l'adozione della transizione ecologica del trasporto su
strada, garantendo al contempo la sicurezza futura del settore dei
trasporti».
La posizione del Consiglio consentirebbe anche ai camion a zero
emissioni o alle combinazioni di veicoli pesanti coinvolti in
operazioni di trasporto intermodale di attraversare le frontiere
anche se superano i pesi massimi definiti nella direttiva e se il
peso non supera quanto consentito su entrambi i lati della
frontiera.
Con l'approvazione odierna da parte del Consiglio dell'UE, la
presidenza può ora avviare i negoziati con il Parlamento
europeo per raggiungere un accordo definitivo.
La posizione adottata oggi dal Consiglio non è stata
accolta con favore dalle principali associazioni europee del
trasporto merci ferroviario e intermodale. In una dichiarazione
congiunta, CER, ERFA, RFF, UIP, UIRR e UNIFE hanno rilevato che se
nell'estate 2023, quando ha presentato il “Pacchetto per un
trasporto merci più ecologico”, la Commissione Europea
aveva promesso «maggiori guadagni economici con un minore
impatto ambientale», hanno osservato che, con l'adozione
odierna da parte del Consiglio di un orientamento generale sui pesi
e le dimensioni dei veicoli commerciali stradali, il settore
dell'autotrasporto può aspettarsi guadagni economici, ma la
società dovrà attendere per una riduzione dell'impatto
ambientale della logistica.
Le sei associazioni hanno sottolineato l'impatto dannoso che la
proposta potrebbe avere, ampliando consapevolmente il divario di
competitività che ha svantaggiato il trasporto merci
ferroviario per troppo tempo, e hanno ricordato che la proposta sui
pesi e le dimensioni dei camion doveva andare di pari passo con la
revisione della direttiva sul trasporto combinato. «Raggiungere
un risultato positivo e ambizioso in tale revisione - hanno
evidenziato CER, ERFA, RFF, UIP, UIRR e UNIFE - era, e rimane,
essenziale per garantire che tutte le modalità di trasporto
terrestre diventino più efficienti, contribuiscano ad una
logistica europea più sostenibile e aiutino l'UE a
raggiungere gli obiettivi del Clean Industrial Deal incentivando
soluzioni di trasporto merci ferroviario e intermodale. A tale
riguardo - hanno denunciato le sei associazioni - l'intenzione della
Commissione (programma di lavoro 2026) di ritirare la proposta di
revisione della direttiva sul trasporto combinato - parte dello
stesso Pacchetto per un trasporto merci più ecologico -
rappresenta un segnale negativo e dovrebbe essere tenuto presente
nella valutazione della proposta relativa a pesi e dimensioni»
(
del 24
ottobre 2025).
CER, ERFA, RFF, UIP, UIRR e UNIFE hanno osservato che, «in
un mercato altamente sensibile ai costi, qualsiasi agevolazione
della gestione transfrontaliera dei camion con Sistemi Modulari
Europei renderà il trasporto ferroviario e intermodale meno
attraente. Ciò - hanno sottolineato - è in contrasto
con gli obiettivi dichiarati dall'UE: rafforzare il mercato interno,
bilanciare il settore merci promuovendo modalità ad alta
capacità come la ferrovia, aumentare l'efficienza energetica
e ridurre le emissioni, oltre a incidenti stradali e congestione.
Rafforzare l'attrattività economica del trasporto merci
pesante end-to-end tramite camion accelererà ulteriormente il
degrado delle infrastrutture stradali, con conseguente aumento dei
lavori stradali e della congestione ad essi correlata. Inoltre,
consentire la circolazione transfrontaliera di camion più
lunghi e pesanti rischia di compromettere gli sforzi per costruire
supply chain multimodali interoperabili basate su un solido
ecosistema di trasporto combinato, dato che un numero significativo
di terminal intermodali e di carri ferroviari non sarà in
grado di ospitare veicoli EMS».
CER, ERFA, RFF, UIP, UIRR e UNIFE hanno quindi esortato i
legislatori dell'UE a non perdere di vista la visione più
ampia e a lungo termine di un ecosistema logistico interoperabile e
in grado di raggiungere obiettivi condivisi in materia di trasporto,
energia, clima, ambiente e sociale.
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